lunedì 6 maggio 2013

Self Control



La gara MotoGP di Jerez è stata caratterizzata dalla spallata tra Marc Márquez e Jorge Lorenzo. 
Márquez, dopo essersi liberato di Rossi, ha ingaggiato un duello emozionante con Lorenzo. La lotta tra i due è durata tutta la gara ed è culminata con la spallata all'ultima curva.
Le intenzioni di Marc sono chiare fin dai primi giri. Vuole sfiancare Jorge e prova a farlo in tutti i modi.
Non perde occasione di tentare il sorpasso, prendendosi parecchi rischi e commettendo qualche errore.
Il ventenne di Cervera ad un certo punto decide di "prendersi una pausa" e studiare meglio l'avversario, decidendo di sferrare l'attacco all'ultimo giro. Alla curva 6 tenta il sorpasso, ma arriva lungo e Lorenzo riesce a chiudere la porta. A quel punto, chi non conosce Marc, pensava che fosse finita. Invece no! Era chiaro che Marc puntasse proprio all'ultima curva, quella che nel week end è stata dedicata a Lorenzo.

La curva 13 di Jerez ora si chiama Curva Jorge Lorenzo
Un bello smacco per il Campione del Mondo in carica!
Marc in quella curva non pensava solo a quello, ma anche ad un precedente episodio avvenuto proprio li: la famosa spallata tra Rossi e Gibernau del 2005.

Le due spallate
La spallata di Rossi e Gibernau: http://www.youtube.com/watch?v=DcLGmpKcDUU

e aggiunge che anche un altro dei suoi idoli, Dani Pedrosa, aveva fatto qualcosa di simile in quella curva.
Però vorrei parlare di questo episodio in particolare.
Marc vede lo spazio lasciato da Lorenzo e decide di tentare il tutto per tutto infilandosi. Solo che Lorenzo prosegue nella sua traiettoria e, accorgendosi troppo tardi di Marc, rialza la moto; ma non riesce ad evitare il contatto. Lui stesso nel dopo gara spiegherà che pensava che Marc fosse più distante a causa di quel dritto alla curva 6: http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/387318/-sbagliato-non-chiudere-.html. Cosa comprensibile visto che si trattava dell'ultimo giro e dal muretto non poteva ricevere le informazioni sul distacco. In quella curva Márquez è andato sì lungo, ma non troppo. Infatti si vede bene che non esce nemmeno dalla pista. Inoltre col suo stile di guida Marc riesce a recuperare in fretta da questi errori. Lorenzo da davanti non poteva chiaramente rendersene conto. 
Personalmente ritengo che nel contatto nessuno dei due sia esente da colpe.
Però si tratta di un episodio di gara; all'ultima curva, quando ti giochi tutto può succedere. 
Uno scontro tra i due era prevedibile, vista la differenza di stile di guida. 
Fortunatamente ne sono usciti entrambi indenni. 
La cosa che colpisce è il loro comportamento nel dopo gara. 
Entrambi sono stati bravi.
Soprattutto Lorenzo ha dimostrato, come sempre, di avere un grande autocontrollo. Chiaramente era arrabbiato, ma ha giustamente deciso di evitare dichiarazioni a caldo di cui si sarebbe sicuramente pentito. In serata, al programma radio spagnolo "El Larguero", ci ha tenuto a precisare che non è orgoglioso di non aver dato la mano a Márquez, semplicemente in quel momento non se la sentiva, sarebbe stato un gesto falso: http://www.cadenaser.com/deportes/audios/lorenzo-larguero-equivoque-darle-mano-marquez-estaba-caliente/csrcsrpor/20130506csrcsrdep_4/Aes/  
Cosa comprensibilissima! 

Una cosa estremamente fastidiosa di questo episodio, invece, è l'accanimento giornalistico nel cercare forzatamente la polemica! Sia Jorge che Marc sono stati ripetutamente provocati sperando di sentirgli dire una parola di troppo. Entrambi sono riusciti ad evitare il problema. Però possibile che i giornalisti o pseudo tali non imparino mai dai loro errori? O meglio non si accorgano neanche di commetterli! Capisco che debbano fare ascolti o vendere i giornali, ma a quale prezzo? Il Motociclismo è uno sport bellissimo, ma sappiamo bene quello che rischiano questi ragazzi. E' veramente necessario creare tensioni tra di loro che si possano ripercuotere anche sugli avvenimenti che accadono in pista? I piloti imparano dai loro errori, i giornalisti a quanto pare no! Questo non è vero giornalismo!

 

Oggi ha vinto Pedrosa!

Dani sul podio a Jerez

Gran gara in MotoGP oggi. Ricca di colpi di scena. A spuntarla è il più sottovalutato dei big: Dani Pedrosa!
In pochi si rendono conto dell'effettivo valore di Dani. In molti, purtroppo, criticano comodamente seduti sul divano.
A tutti questi vorrei dire: provate a fare quello che fa Daniel!
Stile di guida fantastico, 3 titoli mondiali, 46 vittorie, 114 podi su 197 GP disputati; 42 pole position; 54 giri veloci. Il tutto con un fisico non propriamente agevolante e decisamente martoriato.
Le solite cose che si dicono su di lui sono: 3 mondiali sì, ma nelle categorie minori; con quella moto avrebbe dovuto già vincere il mondiale MotoGP e chi più ne ha più ne metta.
Per quanto riguarda i titoli mondiali: anche se sono nelle categorie minori, son pur sempre titoli mondiali! Non è mai semplice vincere un mondiale, figuriamoci 3!
Il titolo MotoGP è stato sfiorato l'anno scorso e gli auguro di cuore di vincerlo prima o poi. Con tutto il rispetto per gli altri, ma lui è quello che lo merita di più di tutti! Lo stesso Lorenzo disse che lo meriterebbe. 
Per quanto riguarda l'ottimo team e l'ottima moto, è vero il Team HRC Repsol è uno dei migliori della MotoGP; però quante volte Dani è stato tradito dalla sua moto?! Una su tutte: durante le libere del Gran Premio di Motegi 2010, il cavo dell’acceleratore della sua Honda RC212V è rimasto “bloccato”, obbligando Pedrosa a volare a terra per salvare il salvabile rimediando la frattura scomposta in tre punti della clavicola sinistra. Questo è solo uno dei numerosi infortuni che il povero Dani ha dovuto subire in carriera. Talmente tanti, che ci si chiede come faccia a rialzarsi ogni volta. Nel 2011, dopo l'ennesimo infortunio, ha ammesso di aver pensato al ritiro. Poi però, fortunatamente, trova sempre la forza per andare avanti. C'è chi dice che Pedrosa sia debole psicologicamente. Se uno che supera gli infortuni così è debole psicologicamente...
Inoltre c'è sempre il fattore fisico minuto, c'è chi ancora pensa che sia un vantaggio. Poteva esserlo in parte nelle categorie minori (dove sei comunque zavorrato e quindi il vantaggio lo perdi), ma no di certo in MotoGP! Ma avete idea di che fatica si faccia a guidare quelle moto con quel fisico?! C'è chi pensava che non sarebbe neanche riuscito a guidarle, direi che ce l'ha fatta alla grande!
Parlando di Pedrosa, sembra diventato quasi d'obbligo citare il suo manager Alberto Puig. 
Su di lui si son dette tantissime cose. Si pensa che condizioni troppo Dani. 
Puig sicuramente non è un santo, ha commesso i suoi errori; però sa fare molto bene il suo lavoro.
Se Pedrosa è arrivato al mondiale è merito (oltre del talento di Dani chiaramente!) di Puig, che è stato l'unico a credere in lui! Ricordiamoci che ha scoperto anche tanti altri talenti, uno su tutti Casey Stoner!
Quindi è normale che Dani sia molto legato a lui. Non mi sembra che ci sia nulla di male in questo.
Ad inizio carriera serve qualcuno che ti guidi, adesso Dani è perfettamente in grado di gestirsi da solo!
Avercelo un manager così!
Pedrosa in questi anni è migliorato moltissimo sotto molti aspetti sia in pista che fuori. Infatti si può notare come abbia imparato bene a gestire anche i media. Inizialmente era molto chiuso, soprattutto per timidezza, lui stesso aveva dichiarato di essere intimorito dalle telecamere. Adesso è molto più sciolto, aveva semplicemente bisogno di tempo. 
Per tutto questo Dani Pedrosa hai tutta la mia stima e ammirazione!