giovedì 29 agosto 2013

Cinquina per Márquez

Dani Pedrosa, Marc Márquez, Jorge Lorenzo
Nulla è cambiato sul podio di Brno. Stessi piloti, stesse posizioni della scorsa gara. 
Marc Márquez continua a dettar legge. Il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, vincitore qui lo scorso anno, sbaglia strategia ed è costretto ad occupare per l'ennesima volta il secondo gradino del podio. "Oggi in generale, sono molto contento, perché dopo tutti i problemi con la mia lesione e i dubbi nelle ultime gare, oggi abbiamo fatto un gran passo avanti a livello di preparazione mentale. Siamo stati molto più preparati per vincere qui, pur non essendo al 100%. Sfortunatamente, la strategia non è stata la migliore. Ho avuto problemi durante tutta la gara per sorpassare, perché non potevo frenare velocemente e sono stato sempre terzo. Credo che il mio attacco nel finale sia stato in ritardo di un giro. Se avessi passato Jorge (Lorenzo) un giro prima, avrei avuto più opzioni per lottare per la vittoria. Tuttavia, l'attitudine è stata buona attaccando fino alla fine e recuperando il distacco con Marc (Márquez), anche se mi è mancato quel giro per poterlo raggiungere. Dovrò tentare di nuovo. Vorrei ringraziare la squadra per il gran lavoro di questo fine settimana".  

A completare il podio, ancora una volta, è Jorge Lorenzo autore di una grande gara, iniziata nel migliore dei modi: con una strepitosa partenza dalla quinta posizione in griglia. Il Campione del Mondo tenta la fuga, ma è inutile visto lo strapotere Honda. Al parco chiuso si nota la delusione sul suo volto, ha dato il massimo, ma non è bastato. "Penso di aver fatto la migliore partenza di tutta la mia carriera in MotoGP, ho guadagnato 4 posizioni e al primo giro ero veramente veloce (1.003 secondi di vantaggio sul 2°, Marc!). Alla fine non ho potuto mantenere il vantaggio e poco a poco mi hanno ripreso. Soprattutto in frenata e in rettilineo erano più veloci di me, quindi non ho potuto fare molto di più. Ero un po' nervoso quando è venuta fuori la bandiera bianca, perché è davvero pericoloso correre con gomme slick su piccole pozzanghere, ma per fortuna non è successo, così abbiamo potuto terminare in condizioni di asciutto. Infine, quando Dani mi ha superato era troppo distante per reagire, non avevo la gomma posteriore o la condizione fisica dopo aver spinto molto tutta la gara. Il campionato non è ancora perduto, ma ora è diventato molto difficile. Abbiamo bisogno di pochi decimi per vincere la gara, quindi dobbiamo pregare per questo a Silverstone!".  http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/404545/motogp-a-brno-la-partenza.html  In casa Yamaha, chiaramente, sono in difficoltà e si attende con ansia l'arrivo del cambio seamless, che si spera riesca a migliorare la situazione.

Nel frattempo in casa Honda si continua a gioire e ad incrementare il vantaggio in classifica. Il leader Marc Márquez è ora a 213 punti e riesce a vincere anche in un circuito come Brno che lui stesso definisce: "uno dei più difficili del mondiale in cui Yamaha lavora e che prepara sempre molto bene". Il ventenne di Cervera questa volta non si aspettava la vittoria: "sono molto contento. Prima di venire in questo circuito non mi apettavo questa vittoria, perché Jorge (Lorenzo) e Valentino (Rossi) avevano fatto un test qui e Dani (Pedrosa) è sempre stato molto veloce e ha vinto l'anno scorso. Questo è un tracciato completamente differente da quelli che abbiamo visitato ultimamente e la verità è che questi 25 punti hanno una sapore un po' differente da quelli di, ad esempio, Indianápolis. E' stata una vittoria molto combattuta e mi sono divertito molto. La lotta con Jorge è stata molto bella e siamo molto contenti di questo trionfo. Grazie mille a tutta la squadra!". http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/404546/marquez-lorenzo-che-lotta.html Con questa Marc arriva a 4 vittorie consecutive, 5 stagionali. Se il rookie riesce a vincere anche sui circuiti in cui credeva di avere difficoltà, potrebbe riuscire nell'impresa, che non gli è riuscita in Moto2 (a causa di un infortunio all'occhio destro a Sepang che gli ha fatto saltare 2 gare), di vincere il titolo al debutto. Però attenzione a darlo già vincente, il mondiale si vince a fine stagione o quando lo dice la matematica e i sui avversari non mollano e sono ancora molto vicini. Il compagno di team Pedrosa è a soli 26 punti (187) e mai dare per vinto Lorenzo, Yamaha permettendo, a 44 punti (169). Per il Campione del Mondo in carica la lotta al titolo si è fatta difficile, ma non impossibile. Tutto può ancora succedere. Appuntamento a Silverstone questo week end. 


 

mercoledì 28 agosto 2013

Nessuno spagnolo sul podio

Takaaki Nakagami, Mika Kallio, Thomas Luthi
Nessuno spagnolo sul podio di Brno nella Moto2. A spuntarla è un ritrovato Mika Kallio. 
"La mia ultima vittoria fu 5 anni fa a Donington, quindi è da tanto tempo che non vincevo. E' difficile da spiegare come ti fa sentire vincere di nuovo. Anche se non lo mostro esternamente, internamente è stata una grande emozione, specialmente all'ultimo giro quando ho capito che potevo vincere. E' stata una gara dura, ma sapevo che se fossi riuscito ad arrivare davanti, non commettendo errori negli ultimi due giri, poi avrei vinto ed è quello che ho fatto. Uscendo dall'ultima curva potevo vedere la bandiera a scacchi e ho pensato: "ce l'ho fatta!". E' stata una bella sensazione. Il team ha lavorato duramente tutta la stagione, tutto ci è tornato indietro questo weekend e la gara è andata esattamente secondo i piani. Non potrebbe essere meglio di così".
Sul secondo gradino del podio il poleman Takaaki Nakagami: "sicuramente sono un po' dispiaciuto di non aver vinto. Ieri in qualifica avevo un buon feeling sulla moto, ma oggi sono cambiate le condizioni rispetto a ieri e il feeling è completamente differente. Questa mattina nel wup non avevo un feeling abbastanza buono e neanche in gara. E' difficile andare via. Ho cercato di stare dietro per gestire le gomme, ma ok, è un altro podio e questo è buono. Dovremo sicuramente un po' migliorare, questa gara ero un po' al limite, ma sono abbastanza contento della seconda posizione". 
Terzo Thomas Luthi: "è stata sicuramente una bella gara. Insomma tutto il fine settimana è stato un buono stimolo per me stesso. Quindi sapevo che in gara, pur partendo 8°, avrei potuto essere veloce e circa a metà ero abbastanza veloce, quindi ho potuto sorpassare in frenata, forse avrei potuto andare un po' più veloce. Poi a cinque giri dalla fine ho provato ad allungare, ma Mika è riuscito ad andare un pochino più veloce ed io ero un po' al limite, specialmente nell'ultima chicane, dove ho infine perso, contro Nakagami, la seconda posizione. Comunque sono contento è stata una buona gara". 
4° Pol Espargarò, 5° Johann Zarco, 6° Nico Terol, 7° Tito Rabat, 8° Scott Redding, 9° Simone Corsi, 10° Jordi Torres. 
Grande paura al 17° giro: hight side per Mike Di Meglio che, rimanendo in pista, viene travolto da Alberto Moncayo, mentre la sua moto va a centrare Marcel Schrotter, che cade. Di Meglio riporta una frattura composta dell'osso sacro che richiederà una trentina di giorni di assoluto riposo per recuperare. Il pilota è già rientrato in Francia e presto si avranno ulteriori notizie sui tempi di recupero. Moncayo e Schrotter sono ok.
Da registrare anche altre cadute nel corso della gara. Come quella di Sandro Cortese, mentre era 11°, che gli ha procurato la frattura dell'ulna del braccio destro, già operata con successo lunedì. Il pilota rientrerà a Silverstone.

Foto postata da Sandro Cortese in cui si vede il risultato dell'intervento
La gara e il parco chiuso:

martedì 27 agosto 2013

Salom vince contro il dolore


Maverick Viñales, Luis Salom, Jonas Folger
Gara incerta fino alla fine in Moto3. A tagliare per primo il traguardo è Luis Salom. Il leader del Mondiale batte gli avversari, ma soprattutto il dolore al piede fratturato. Nell'incidente ad Indianapolis ha infatti riportato la lesione del tallone del piede sinistro e qualche problema ai legamenti. Nonostante tutto è riuscito a correre e a fare una gran gara. Questa volta però, non è stato infiltrato: "non mi hanno infiltrato perché li passa un nervo che mi lascia il piede addormentato, però se non mi fossi fatto infiltrare non sarei riuscito a correre ad Indianapolis". Sulla gara di Brno dice: "avevo abbastanza dolore sulla moto, però dovevo concentrarmi e pensare alla gara, che era l'importante. La gara è stata complicata, però è finita bene. Potevo finire quinto o vincerla, cosí ho tentato di stare tranquillo e all'ultimo ho fatto il giro veloce. Credo che abbiamo fatto un buon lavoro. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno appoggiato questa settimana, la mia famiglia, il mio manager, tutta la squadra che mi sta dietro e soprattutto i dottori. Grazie. Senza il loro appoggio non avrei corso, perché se aveste visto il piede tornando da Indianapolis...ora stava bene e riuscivo ad infilarmi lo stivale". Per quanto riguarda le modifiche apportate alla moto per aiutarlo a guidare: "ho dovuto mettere la leva molto più alta, perché se no dovevo piegare il piede verso il basso, che è il movimento che mi procurava più dolore. Tutto quello che avevo recuperato durante la settimana l'ho perso il venerdì e il sabato, così che il piede non ha recuperato, è uguale, un po' sgonfio però il dolore è li". C'era la possibilità che Salom si facesse operare prima di Silverstone (30/8-1/9), ma ha comunicato, tramite Twitter, che vedrà come si evolverà la situazione della lesione e, se non migliorerà, la settimana prossima si farà operare.
Sul secondo gradino del podio è salito il suo rivale al titolo Maverick Viñales, il cui svantaggio da Salom è di solo 14 punti (208 Salom, 194 Viñales). Viñales ha saputo approfittare della bagarre all'ultimo giro tra i due Alex (Márquez, Rins) che lo precedevano. "Ho fatto una gara abbastanza buona, però sono un po' deluso perché nel finale non ci siamo aiutati per prendere Salom. Però sono contento, perché abbiamo fatto una gran gara".
L'altro che è riuscito ad approfittare della bagarre è Jonas Folger, che conquista così il terzo gradino del podio: "abbiamo combattuto molto durante la gara, ma alla fine abbiamo spinto veramente forte e abbiamo trovato un buon setting. E' veramente bello ritornare sul podio, perché eravamo forti la scorsa stagione". 
4° posto per Alex Rins: "è stata una gara difficile, cosa che già sapevamo. Sia io che la squadra abbiamo lavorato molto bene tutto il fine settimana per arrivare in buone condizioni alla gara. Qui a Brno è molto difficile mettersi davanti e tentare di ridurre il gruppo, già che è un circuito che ha molti rettilinei. Alla fine, negli ultimi due giri, ci sono stati sorpassi e lotta per le prime posizioni e siamo finiti quarti. Abbiamo lavorato molto bene ed è stato un peccato non concretizzare con un podio, però ci proveremo di nuovo a Silverstone, già che siamo sulla buona strada". 
Quinto posto per Alex Márquez, che si avvicina sempre di più alla prima vittoria nel mondiale che ancora gli sfugge: "sono abbastanza contento. Nel warm up abbiamo avuto qualche problema alla moto che non mi permetteva di guidare comodo, però per la gara abbiamo potuto risolverlo. Durante la gara, dal principio sono stato davanti ed ho potuto lottare con i piloti in testa; questo è molto importante in un circuito cosí, perché si impara molto. Alla fine sapevamo che poteva succedere di tutto e ci è mancata un po' di esperienza nell'approccio agli ultimi giri. Credo che ho sbagliato a passare primo sul traguardo ad inizio ultimo giro, perché poi mi hanno superato. Sono arrivato secondo alla salita e quello è il momento in cui c'è stata un po' di confusione. Mi ha passato Maverick (Viñales), anche Álex (Rins) e dopo Jonas (Folger) nella frenata. E' stato un po' strano, però sono contento perché abbiamo lottato, abbiamo dato tutto e questo è l'importante per proseguire migliorando".



Capitolo italiani: 1° dei nostri e 10° al traguardo Niccolò Antonelli: "non male, sono abbastanza soddisfatto. Nel corso della gara mi sono reso conto che avrei potuto lottare anche per una posizione migliore, ma ho preferito non rischiare. Era troppo importante portare a casa punti e terminare la gara e così ho preferito adottare una condotta di gara più prudente, che possa trasmettere a tutti noi maggior fiducia per le prossime gare". 
12° Alessandro Tonucci, autore di un buon week end. 18° Romano Fenati, 20° Matteo Ferrari, 26° Andrea Migno, 28° Francesco Bagnaia. Caduto invece Lorenzo Baldassarri, che era già stato in ospedale (per accertamenti) dopo una caduta durante le prove. Per fortuna niente di grave per lui.

Gara completa e interviste al parco chiuso:


giovedì 22 agosto 2013

King of America

Pedrosa, Márquez, Lorenzo
Eravamo rimasti a Márquez trionfatore a Laguna Seca, dopo la pausa estiva lo ritroviamo sul gradino più alto del podio anche ad Indianapolis. Al ventenne di Cervera l'America porta bene, infatti ha vinto in tutte le tappe americane (Austin, Laguna Seca e Indianapolis). Il suo week end sul mitico circuito di Indianapolis è stato perfetto: primo in tutte le sessioni di prove libere, primo in qualifica con il tempo record di 1'37.958 e primo al traguardo! Guadagna così 25 punti che gli permettono di allungare nella classifica iridata, 188 punti contro i 167 di Dani Pedrosa ed i 153 di Jorge Lorenzo. Quello che stupisce del giovane spagnolo, oltre alla velocità di apprendimento e alla padronanza della moto, è la costanza. Per essere un rookie, al momento ha commesso pochissimi errori ed è salito sul podio in tutti i gp (3° in Qatar, 1° ad Austin, 2° a Jerez, 3° a Le Mans, 3° in Catalunya, 2° ad Assen, 1° al Sachsenring, 1° a Laguna Seca, 1° ad Indy), eccetto il Mugello in cui è caduto a 3 giri dalla fine. Fortunatamente per lui al Mugello, nonostante il terribile incidente, non ha riportato particolari danni. Al contrario dei suoi colleghi Lorenzo e Pedrosa che hanno subito entrambi una frattura alla spalla e stanno ancora recuperando. Vedremo se riuscirà a non sbagliare fino a fine stagione, cosa che nel suo passato è purtroppo capitata, lui nel frattempo mantiene un profilo basso e come scrive nel suo blog: "nonostante le vittorie e la testa del Mondiale non cambia il mio modo di vedere la stagione. Continuiamo facendo un passo alla volta, ma senza metterci pressione da soli per ottenere risultati. Continuiamo a lavorare per essere più avanti possibile. Adesso ci saranno altre due gare in cui dovremo rimanere molto concentrati, Brno e Silverstone. Questo fine settimana, in Repubblica Ceca, bisognerà stare attenti perché credo che le Yamaha saranno molto veloci". 

Dall'altra parte del box Dani Pedrosa, 2° ad Indianapolis, è ancora alle prese con l'infortunio: "il ritorno alla competizione con il GP di Indianapolis mi è servito per misurare il mio livello di recupero da Laguna Seca. Le mie sensazioni erano abbastanza migliorate durante le settimane di riposo e prima di mettermi in viaggio ho fatto un controllo medico. Nella radiografia abbiamo visto alcuni segni di calcificazione, anche se la frattura è un po' più aperta di quanto sperassimo. Arrivato ad Indianapolis non avevo troppo male, ma mano a mano che passavano i giorni il dolore aumentava per lo sforzo, anche se non è nulla di paragonabile a quello che ho sentito a Laguna. Abbiamo visto come andava ad ogni sessione ed alla fine quello che ha segnato la mia gara è stata la mancanza di allenamento in quelle tre settimane di pausa, più della lesione stessa. In gara sapevamo che Marc sarebbe andato molto forte e alla fine, dopo alcuni giri in cui mi sono trovato un po' staccato, sono riuscito a reagire e a perdere meno punti possibile dal leader, quindi il secondo posto, viste le circostanze, non è male. L'informazione più importante che abbiamo ottenuto ad Indianapolis è che adesso sappiamo qual è la situazione e so come sto fisicamente. Adesso bisogna recuperare e giovedì ci metteremo in viaggio per Brno con molta voglia di fare bene. Anche se ogni gara è diversa e cambiano molti aspetti, il ricordo dell'anno scorso in Repubblica Ceca è molto bello. Questa volta torneremo a dare tutto per poter raggiungere il gradino più alto". 

Lorenzo in pista con casco speciale Green Mamba
Sul fronte Yamaha, in attesa del tanto desiderato cambio seamless, Lorenzo (in versione Green Mamba) fa quello che può e porta a casa un buon terzo posto: "ho fatto una buona partenza ed ho avuto mezzo secondo vantaggio ad inizio gara. Avevo molta speranza perché sapevo di avere un buon ritmo, ma improvvisamente nel bel mezzo della corsa, Marc ha iniziato ad andare sempre più veloce e quindi era impossibile vincere. Sono deluso per non aver finito secondo; perché, in condizioni normali, senza il calo del pneumatico posteriore, questo sarebbe stato possibile. Sono felice di essere tornato sul podio in una pista che non è normalmente buona per noi. Non mi sento perfetto, mi sento più stanco del normale, perché non mi sono allenato così tanto negli ultimi due mesi a causa delle ferite. Mi sentivo stanco alla fine della gara e avevo qualche dolore in frenata, ma mi sento molto meglio e a Brno e Silverstone sarò ok. Credo che da questo momento possiamo solo fare meglio".

Il suo compagno di squadra Valentino Rossi arriva ai piedi del podio dopo una gara che si può dividere in 2 parti: la prima metà un po' opaca e la seconda in cui è stato autore di una bella rimonta con tempi vicini ai primi. Bello il duello nel finale con Bautista e Crutchlow, che viene superato con un sorpasso millimetrico all'ultimo giro. "Alla fine della gara non era così male, soprattutto rispetto a ieri e soprattutto nella seconda parte. Ho potuto guidare la moto nel modo giusto e ho potuto divertirmi. Ho fatto un ottimo tempo sul giro nella seconda metà e ho fatto grandi battaglie con Bradl e Bautista, ma soprattutto con Cal all'ultimo giro, è stato molto divertente. Un quarto posto qui è buono, considerando che questo circuito è uno dei peggiori per me e considerando che ho iniziato da nono sono abbastanza contento. Dobbiamo ancora lavorare e capire perché nei primi giri non riesco a guidare la moto e ad usare l'extra grip del pneumatico. Nella seconda parte, quando la gomma scivola posso inserirmi in curva più velocemente, posso andare più veloce e riesco a fare buoni tempi, quindi dobbiamo migliorare perché i primi tre piloti sono molto forti".

Cross a fine gara! Hayden, con una manovra azzardata, spinge fuori il compagno di squadra Dovizioso e sono costretti entrambi a saltare il cordolo. Hayden si è poi preso le sue responsabilità. http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/403800/motogp-ultimo-giro-a-indy.html
Sapete perché Lorenzo non ha più usato i guanti speciali Green Mamba in qualifica ed in gara? E' lui stesso a spiegarlo in un tweet "sfortunatamente mi andavano un po' stretti in una nocca della mano destra e non ho potuto utilizzarli in gara"
Gara: 
Parco chiuso:
Intervista Márquez e Rossi:

martedì 20 agosto 2013

Moto2: trionfa Rabat!


Nakagami, Rabat, Redding

E' lo spagnolo Esteve "Tito" Rabat a trionfare nel Gp di Indianapolis, nonostante i postumi dell'infortunio al piede sinistro dovuto ad una caduta al Sachsenring. Rabat riesce a fare una gran rimonta, riuscendo a raggiungere anche, l'ormai in fuga, Takaaki Nakagami. "Il mio obiettivo è di essere tra i migliori in ogni gara e di non rinunciare a niente e l'ho fatto oggi, con la vittoria inclusa! La gara è stata molto divertente. La partenza ed i primi giri mi sono costati, rimanendo dietro a Nakagami, Redding e Pol e poi mi hanno passato Terol ed Aegerter. Era impossibile passarli ed ho scelto di rimanere dietro conservando gli pneumatici. A metà gara hanno iniziato a derapare e ho pensato che era il momento di iniziare ad attaccare. A poco a poco ho superato i rivali e quando ho passato Nakagami ero primo, ho spinto più che potevo e sono riuscito a passare primo sopra la mitica fila di mattoni di Indianapolis (Brickyard). Proprio in questo stesso circuito ho ottenuto il mio primo podio in Moto2 ed è qui che ho vinto la seconda gara di questo 2013". 
Sul 2° gradino del podio è salito Nakagami; autore di un'ottima gara, dominata in gran parte: "all'inizio della gara avevo una buona confidenza ed un buon grip ed ho cercato di andare via, ma dopo 15 giri ho avuto grande chattering. Sapevo che Redding stava cercando di prendermi e ho cercato di aumentare il ritmo, ma questa seconda posizione è il mio miglior risultato. Non sono tanto felice, ma vedremo la prossima gara a Brno. Grazie davvero ad Italtrans ed al team che hanno fatto un grande lavoro".  
Terza posizione per l'inglese Scott Redding: "mi sentivo bene all'inizio, ma non volevo essere in testa, perché sapevo che avevo bisogno di risparmiare le gomme. Ho potuto vedere che Nakagami usava molto il suo pneumatico posteriore, ma dopo circa sette giri ho improvvisamente iniziato ad avere una vibrazione al posteriore e perdevo tempo nella prima e nell'ultima curva. Dopo di che si trattava resistere fino alla fine e cercare di non stressare troppo le gomme. Ma quando è arrivato Rabat se n'è andato in un paio di curve, quindi era evidente che io avevo un po' più problemi di pneumatici e questo è un po' deludente. La battaglia alla fine con Pol è stata emozionante. E' stato piuttosto stretto nella prima coppia di curve al giro 23, ma non l'ho mai toccato e, a volte, devi essere così aggressivo. Sono solo felice di averlo battuto, perché è di vitale importanza per il campionato". Quarto il compagno di squadra di Rabat, Pol Espargarò, seguito dallo svizzero Dominique Aegerter e da un ottimo Simone Corsi. L'italiano si è fatto notare durante il week end: 4° nelle FP1, 1° nelle FP2, 6° nelle FP3, 5° in griglia, ma purtroppo la sua gara è stata rovinata da una brutta partenza (gli si è impennata la moto ed ha perso così posizioni). "Oggi ho sbagliato la partenza ed ho buttato via la gara. Avevamo un bel passo, infatti, siamo partiti i primi giri con un distacco di 14 secondi dal primo ed abbiamo recuperato molto, significa che giravamo più forte. Solo l’errore al via mi ha penalizzato, sono rimasto bloccato nel traffico, ho fatto una bella rimonta, ma non era facile. Mi aspettavo di più, per fortuna domenica c’è già Brno e partiamo convinti di poter fare una bella gara". 
Scott Redding resta sempre leader della classifica iridata con 159 punti, davanti ad Espargarò con 133 e a Rabat con 113.


Doppietta del Team Estrella Galicia

Alex Márquez, Alex Rins, Maverick Viñales
Terza vittoria stagionale per Alex Rins (Austin, Sachsenring, Indianapolis), che ci ha tenuto a dedicarla alle vittime dell'incidente del treno a Galicia: "è stata una gara molto difficile. All'inizio, giusto dopo la partenza, sono uscito di pista ed ho dovuto tirare al massimo per recuperare posizioni. Alla fine, la gara si è decisa negli ultimi giri. Quando mancavano 3 giri, Álex Márquez mi ha passado però, a meno uno, l'ho sorpassato io. In quel momento ho tentato di dare gas al massimo, perché sapevo che nell'ultimo rettilineo poteva superarmi, già che la sua moto era un po' più veloce della mia. Alla fine ho terminato, senza problemi, in prima posizione. Soprattutto, mi piacerebbe dedicare questa gara alle vittime dell'incidente del treno in Galicia". Sul 2° gradino del podio si piazza, finalmente, Alex Márquez che per poco non riesce ad ottenere la sua prima vittoria in Moto3. Per lui si tratta comunque del primo podio mondiale. "Sono molto contento. Da inizio gara sapevo che potevamo scappare Rins, Viñales ed io ed è quello che ho tentato di fare. All'inizio non riuscivo a sentirmi del tutto comodo sulla moto, mi è costato un po'. Però quando mi ha passato Rins, ho visto che potevo andare con loro e ho cominciato a ritrovare buone sensazioni sulla moto. Alla fine, ho tentato di passare Rins nell'ultimo giro però, la verità, è che oggi era molto forte e bisogna congratularsi con lui. Devo proseguire su questa linea. E' importante iniziare le tre gare consecutive con un podio perché va bene per la motivazione, per la mentalità e per la squadra. Eravamo da tempo vicini al podio, quindi dobbiamo essere contenti. Ora andremo a Brno, un circuito che mi piace". 3° Maverick Viñales, che è riuscito a recuperare sulla coppia di testa (Rins, Márquez) dopo aver commesso un errore. "Sono contento perché ho potuto recuperare punti su Salom, ma un po' triste perché durante tutto il fine settimana abbiamo fatto un gran tempo e delle buone prove, ma ho terminato la gara con gomme molto consumate. Per questo ho preferito prendere i 16 punti del terzo posto, invece di tentare di vincere e cadere". 4° Jonas Folger, 5° il leader del mondiale Luis Salom. Il pilota del Team Ajo, infortunato al piede sinistro a causa di una caduta durante le qualifiche, è riuscito a portare a casa punti, che gli permettono di mantenere la leadership del campionato con 9 punti di vantaggio su Viñales. "La verità è che è stato un fine settimana difficile. Dopo la caduta, poter terminare la gara e farlo in quinta posizione è un buon risultato. Credo che avrei anche potuto ottenere il 4° posto, però ho sorpassato Sissis con bandiera gialla e ho dovuto cedere la posizione, perdendo così abbastanza tempo. Questa quinta posizione, nelle condizioni in cui ero, è molto buona".
Per quanto riguarda gli italiani: ottimo 9° posto di Romano Fenati, autore di una bella rimonta dal 15° posto in griglia. "Ho fatto una bella rimonta e mi sono divertito in gara. Mi è mancato un po' di ritmo nella prima fase a causa di due cadute davanti a me, ma poi giravo su ritmi dei primi, cosa che mi dà fiducia. Voglio dedicare la gara al mio meccanico Alfio che oggi ha perso suo fratello. Andiamo a Brno con un grande fiducia". Un punto conquistato da Matteo Ferrari, partito dalla 22esima posizione in griglia e giunto 15° al traguardo. Ancora sfortuna per Niccolò Antonelli, che al venerdì era nelle prime posizioni, poi autore di 2 cadute nel corso del week end, partito in 13a posizione e giunto 16°: "ho fatto veramente tanta fatica a terminare la gara. Purtroppo nel tentativo di riportarmi davanti a Fenati ho preso “un’imbarcata” ed ho subito sentito un forte dolore alla spalla sinistra. Forse avrei dovuto fermarmi ma ho voluto continuare perché ero in zona punti. Poi purtroppo proprio nell’ultimo giro non sono riuscito a difendere il mio punticino conquistato a fatica. Ci rifaremo a Brno perché ci impegneremo tutti per riuscirci". Ritirati Tonucci e Bagnaia: "bella rimonta e... niente, solo tanta sfortuna. Ora si pensa già a Brno, in pista tra pochi giorni sperando in una sorte migliore. Rompere il motore oggi, quando potevamo arrivare a punti, non ci voleva! Comunque oggi la moto era a posto e il passo buono!!" Caduta invece per Baldassarri: "la scelta obbligata della gomma dura anteriore, perché con la morbida non si sarebbe finita la gara, mi ha subito messo in difficoltà. Purtroppo non avevo feeling e facevo fatica a tenere il ritmo. Dopo aver perso un po’ di terreno nei confronti di chi mi precedeva ho voluto spingere per cercare di recuperare ed ho perso l’avantreno finendo a terra. Mi dispiace soprattutto per il team insomma questa caduta non ci voleva".