domenica 1 novembre 2015

Lo Sport non è guerra!


E' passata una settimana dalla triste vicenda di Sepang. Eppure, purtroppo, le polemiche non sono cessate, ma continuano ad essere alimentate.  Nell'era dei social network tutti hanno la possibilità di esprimere la loro opinione su qualsiasi cosa. Purtroppo però in pochi hanno le reali competenze per farlo. Così si generano un sacco di polemiche e falsità. 
La maggior parte dei giornalisti non è più, o non è mai stata, capace di fare il proprio lavoro. A loro si aggiungono opinionisti e persone che aprono siti o scrivono su quelli già esistenti cavalcando l'onda della notizia del momento. Ognuno modifica la notizia come più gli fa comodo, inventando dettagli per avere più ascolti, visualizzazioni, vendite, "mi piace",... approfittando dell'ignoranza dell'utente medio. In questo modo un episodio, come quello di Sepang, è diventato una vera e propria guerra mediatica in cui tutto è concesso, anche passare i limiti della decenza.
Oltre ad aver perso completamente il rispetto per i diretti interessati, si stanno alimentando le tifoserie rivali, arrivando addirittura ad una sorta di razzismo. In questo caso è in corso una "guerra" tra Italia e Spagna, solo perché i piloti coinvolti appartengono a queste due nazioni. Ognuno cerca di "difendere" il proprio connazionale, per partito preso, senza guardare i fatti da un punto di vista oggettivo. Tutto questo a quale prezzo?
 

Si è venuta a creare una situazione difficile da gestire, che va ben oltre lo sport. Già lo sport... Lo Sport non dovrebbe essere guerra, ma unione di persone con la stessa passione, rispetto per gli altri, sana rivalità agonistica, obiettivi da raggiungere, miglioramento di sé stessi. Dov'è finito tutto questo?


Quel che si vede adesso è gente frustrata, che si sfoga sui social, molte volte scherzando su una situazione che ormai è diventata troppo seria per ironizzarla; dimenticandosi che la vera satira fa ridere anche il diretto interessato e che se non è così, è solo offesa. La superficialità ormai regna sovrana. Chiunque provi a spingere il pubblico ad una riflessione, viene totalmente ignorato. Molto più facile fare stupide battute, insultarsi, peccato che gli insulti siano l'unica arma di che non sa argomentare.
Chi dovrebbe argomentare, i giornalisti, non lo fa per paura di dire la verità. Succubi del sistema che impone un'unica "verità", quella che fa più comodo a chi è al potere e vuole fare solo i suoi interessi. 
Bisogna ricordare che una delle regole principali del buon giornalista è verificare la notizia. Per considerare una notizia vera servono le prove, senza di queste meglio non esprimersi o almeno non accusare. 
Come diceva Cartesio: “non accettare mai una cosa per vera, finché non la riconosci tale senza dubbio”.

L'unico modo per arginare tutto questo è boicottare il giornalismo scandalistico, ad esempio evitando di comprare giornali o aprire link di siti che parlano di questa storia, soprattutto quelli con titoloni chiaramente provocatori. Se tutti lo facessero, molto probabilmente, chi inventa menzogne la smetterebbe, dato che sarebbe lasciato solo con le sue bugie.
In questo clima, domenica prossima, si correrà il GP di Valencia; sperando che tutto ciò non si ripercuota in pista e fuori,  tra il pubblico, ormai accecato dalla tifoseria più spietata, che potrebbe portare ad incidenti come purtroppo accade nel calcio.
Per quanto riguarda il verdetto del mondiale, alla pista l'ardua sentenza, anche se ormai qualunque sia il risultato sarà condizionato da tutta questa vicenda.


lunedì 26 ottobre 2015

Una pugnalata al cuore degli appassionati!

Ho pensato più volte a cosa scrivere sulla gara della MotoGP a Sepang, solitamente cercherei i video ed analizzerei le immagini riguardandole più volte. Ho provato a farlo, ma questa volta non lo scriverò. Perché?
Il motivo è semplice: quanto successo in pista è la conseguenza di una pessima gestione del campionato. Situazioni come quelle a cui abbiamo assistito possono essere tranquillamente evitate, se le persone che hanno il compito di giudicare avessero il coraggio di prendere la decisione giusta, per quanto difficile possa essere la situazione.
Nel corso degli anni la gestione del mondiale è stata a dir poco ridicola. Sono stati creati i precedenti che permettono che alcune situazioni si ripetano. Sicuramente il lavoro della commissione gara è difficile, ma lo Sport dovrebbe essere al primo posto. Purtroppo non è così, gli interessi di alcuni sono stati messi al primo posto ed in questo modo perde lo Sport.
Quanto visto sulla pista malesiana non aveva nulla a che fare con lo Sport! Cosa ha portato a tutto ciò? La gestione.
Tutti i piloti, in tutte le categorie, vanno trattati nella stessa maniera. Se permetti ad un qualsiasi pilota di comportarsi in un certo modo, non puoi pretendere che qualcuno non lo prenda come esempio e questo qualcuno, la maggior parte delle volte, fa parte dei giovani che verranno. Un comportamento potenzialmente pericoloso va punito, chiunque ne sia il protagonista, solo in questo modo si potranno evitare le medesime situazioni in futuro
Tempo fa avevo scritto un pezzo intitolato: "Che esempio diamo ai giovani piloti?". Oggi vi faccio la stessa domanda. La risposta datela voi.
Il Motociclismo è uno sport bellissimo, che regala grandi emozioni, ma vanno trasmessi i messaggi giusti. Il messaggio principale dovrebbe essere il rispetto per gli avversari (dentro e fuori dalla pista), qual è il messaggio della gara di Sepang? Certamente non il rispetto! Dobbiamo ricordarci che si tratta di uno sport pericoloso, in cui si rischia la vita, perciò non si dovrebbero creare condizioni che possano generare situazioni che non sono parte integrante di questo sport. Chiunque provochi certe situazioni va severamente punito. 
Chi nutre una vera passione per questo sport rimane disgustato da certi episodi, che sono una pugnalata al cuore degli appassionati veri, che sono quelli che dovrebbero gestire questo sport!
 



 

sabato 27 giugno 2015

L'analisi del contatto

A sinistra l'impostazione della chicane all'ultimo giro, a destra l'impostazione al penultimo giro
La gara della MotoGP ad Assen è stata caratterizzata dal duello tra Valentino Rossi e Marc Márquez. In particolare dall'episodio che sta facendo tanto discutere: il contatto all'ultima chicane. Analizzando i video, con ripresa dall'alto, si può notare che entrambi i piloti hanno sbagliato ad impostare la chicane. All'inizio di questo video https://www.youtube.com/watch?v=TsX0nuGCNRE, si può notare come Rossi abbia impostato la chicane al penultimo giro. Dal fermo immagine, si può facilmente notare come Valentino stia iniziando a piegare vicinissimo al cordolo. Nel video dell'ultimo giro https://www.youtube.com/watch?v=tVWaE64xI6E, anche se da una diversa prospettiva, si nota chiaramente come Rossi, nello stesso punto di riferimento, non stia ancora piegando e sia molto più distante dal cordolo. Anche Márquez ha impostato la chicane in modo totalmente diverso. Avendo visto uno spazio per un possibile sorpasso, ha provato ad infilarsi, riuscendo a prendere la corda nella prima parte della chicane. A quel punto Rossi ha cercato di prendere la corda, trovandosi chiaramente Marc in traiettoria ed è avvenuto il contatto.


Dopo il contatto Rossi è stato costretto ad andare largo ed a tagliare la seconda parte di chicane, Márquez invece ha rallentato ed è riuscito ad impostare, seppur in modo non perfetto, l'ultima curva.


La gara si è conclusa con la vittoria di Valentino Rossi, che resta leader del Mondiale con 10 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo (che ha chiuso 3°) e Márquez in seconda posizione.


sabato 6 giugno 2015

Lorenzo Motorbike Racing School Como


Oggi verrà inaugurata, a Montano Lucino (vicino a Como), la seconda Lorenzo Motorbike Racing School italiana. La Lorenzo Competición Como appartiene alla rete di scuole di minimoto ideata da José Manuel 'Chicho' Lorenzo, padre del 4 volte Campione del Mondo Jorge Lorenzo. Chicho Lorenzo ha ideato un metodo di insegnamento innovativo per l’apprendimento della guida delle minimoto, sperimentandolo in prima persona col figlio Jorge, per la sua formazione di pilota, con i risultati che tutti conosciamo.

Chicho Lorenzo
Abbiamo intervistato il Sig. Marco Ceramella, proprietario (con Corrado Ruben) della Scuola.
Come ha conosciuto Chicho Lorenzo?
Diciamo “per caso”, mi ha contattato Mario Cuccu della Lorenzo Competition Sardegna (http://racingloversblog.blogspot.it/2014/05/prima-lorenzo-motorbike-racing-school.html) per un quesito e parlando della scuola è stato subito interessante. Noi, come motoclub, avevamo da qualche anno intenzione di fare attività con i bambini, ma non trovavamo niente di “serio” e da cosa nasce cosa. Mario ha contattato il Signor Lorenzo, passando il mio contatto, ci siamo conosciuti personalmente, visto che lui abita a Lugano ed è nato tutto questo.

Quali difficoltà ha incontrato nell'aprire la scuola?
Sinceramente siamo stati fortunati a trovare una locazione con le caratteristiche che servivano alle porte di Como.

Che tipo di attività svolgete?
Propedeutica, si insegna a tutti i nostri atleti un insieme di: ginnastica, concentrazione, tecnica.

So che Chicho punta molto sul lato psicologico, può dirmi qualcosa in proposito?
Sì, certo. Per i più piccoli è impostato come “gioco”, con esercizi per aumentare la concentrazione in maniera “soft”; poi crescendo la cosa si fa più seria.

Quali sono i costi sia per bambini che adulti?
Per i bambini, il costo mensile è di 135 €.  2 ore di allenamento per due volte a settimana per tutto il mese.
Per gli adulti 150 € al giorno. Un corso è in genere di 4 ore, 2 al mattino e 2 al pomeriggio.

Le ore di allenamento sono solo moto o anche teoria?
Anche teoria.

Le attrezzature le fornite voi o vanno acquistate?
Per iniziare sicuramente usano la nostra attrezzatura, poi solitamente acquistano il tutto.

Il vostro è anche un Centro di Allenamento. In cosa consiste?
E' l'unico Centro di Alto Rendimento per piloti professionisti e non, con allenamenti particolari per le esigenze di ognuno.

Qual è la differenza tra Centro e Scuola normale?
Scuola per i neofiti, Centro per chi ha esperienza o corre in maniera costante.

La Lorenzo Competition Como è anche un Centro Ricerche. Che tipo di ricerche?
Abbiamo una collaborazione con l'Università degli Studi di Milano, per fare dei test specifici sugli atleti, misurando lo sforzo durante gli allenamenti, per trovare esercizi sempre più adeguati per migliorare la guida sia in circuito che nella vita normale.

Da voi si allenano anche Campioni affermati. Uno su tutti Jorge Lorenzo.
Oltre a Jorge, si sono allenati, Rins oggi in Moto 2, Martin oggi in Moto 3, Solis oggi in 600 negli USA, Pantoya oggi in Colombia in Campionati Nazionali, Zayat oggi in 1000 negli USA, Corrado (nostro Istruttore) oggi nel Campionato Italiano Scooter (nel 2013 1° nel Campionato Italiano, nel 2014 3° nel Campionato Italiano, oggi 2° in classifica) e molti altri.

A proposito di Jorge Lorenzo, può raccontare qualche aneddoto?
Quando ha avuto il problema del casco ed è tornato qui ad allenarsi, gli abbiamo detto di aver trovato un nuovo casco per lui, però era di un suo rivale, perciò ci ha detto ridendo che non gli piaceva il colore!

L'estate è alle porte e so che state preparando un centro estivo.
Sì, sarà uno stage che durerà tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 16:00 con pranzo incluso. Le giornate si svolgeranno con una parte dedicata ai compiti estivi, una parte dedicata alla teoria della moto, parte fisica e ovviamente parte pratica sulla moto.
La prima settimana sarà dal 6 al 10 luglio 2015, la seconda dal 13 al 17 luglio 2015. Per ogni settimana saranno disponibili 10 posti.

Cosa deve fare chi decidesse di venire a provare da voi?
Siamo solo su appuntamento, per ora abbiamo un calendario molto intenso, contattateci o via e-mail Scuolamotocomo@gmail.com o telefonando al mio numero 3495684747.

L'inaugurazione, a cui sarà presente anche Chicho Lorenzo, si terrà dalle 14:00 alle 18:00 in Via Mantero 1, Montano Lucino.

Per ulteriori informazioni visitate il sito web: http://www.lorenzoschoolcomo.com/

La struttura
I progressi degli iscritti
I bambini della Scuola
Núria Llabrés, Benny Solis, Marco Ceramella, Chicho Lorenzo
Jorge Lorenzo con Benny Solis (600cc negli USA) e Núria Llabrés (pilotessa della Lorenzo Competición Mallorca quest'anno impegnata nella Copa Lorenzo Pro 250)
Jorge e Chicho Lorenzo con Rins
Lorenzo e Rins con i bambini della Scuola
Marco Ceramella, Jorge Lorenzo, Chicho Lorenzo
Alex Rins (Moto2), Jorge Lorenzo (MotoGP), Jorge Martin (Moto3)



martedì 31 marzo 2015

Fratelli d'Italia


In Qatar è iniziata finalmente la stagione 2015 del Motomondiale. Per i colori italiani è iniziata alla grande! Facciamo una breve analisi di quanto ci ha detto la pista.

MotoGP: Gara divertente, emozionante, che ci ha regalato grandi soddisfazioni. Il podio tutto italiano è la vera ciliegina sulla torta! Speriamo che le restanti 17 gare ci regalino altrettante emozioni. Podio: Rossi, Dovizioso, Iannone. 4° Lorenzo, 5° Márquez, 6° Pedrosa.

Valentino Rossi: 9° nelle FP1, 7° nelle FP2, 9° nelle FP3, 5° nelle FP4, 8° in qualifica, 2° nel WUP. Parte dall'ottava casella della griglia e conclude al 1° posto.  Niente male per un 36enne! Gran gara, arricchita da bei sorpassi in una bagarre per la vittoria tutta italiana che non si vedeva da anni in MotoGP. In fondo ci sarà un motivo se il "ragazzo" ha 9 titoli in bacheca, per non parlare di tutta la serie di record che è meglio non elencare...se no si fa notte!

Andrea Dovizioso: che fa rima con meraviglioso! 7° nelle FP1, 3° nelle FP2, 6° FP3, 2° nelle FP4, Pole Position e 3a posizione nel WUP. Il ragazzo, che adesso tutti acclamano, è stato spesso criticato. Andrea è sempre stato molto corretto (se dice una cosa la argomenta anche molto bene), un ottimo sviluppatore ed un grande staccatore. In Qatar ha messo in luce tutte le sue doti e sembra aver trovato quell'ultimo step che gli mancava. Molto bello vederlo combattere per la vittoria. Fantastica la grinta nei duelli con Lorenzo e Rossi. Ci piace vederlo così e speriamo che prosegua a questi livelli per il resto della stagione.

Andrea Iannone: 10° nelle FP1, 5° nelle FP2, 3° nelle FP3, 1° nelle FP4, 4° in qualifica, 4° nel WUP. Conclude la gara sul terzo gradino del podio e va a completare un podio totalmente italiano che non si vedeva dal 2006. Non è mai stato troppo costante, sembra essere migliorato, ma anche lui dovrà confermarsi a questi livelli, per adesso...bravo!


Ducati: la casa di Borgo Panigale sta lavorando bene, il lavoro dell'Ingegnere Dall'Igna sta dando buoni frutti e anche i piloti stanno finalizzando bene il lavoro. La moto è diventata guidabile, finalmente gira, ha una buona velocità in rettilineo e va bene in staccata. In Qatar sembrava di essere tornati indietro di qualche anno, al 2007. Ricordiamo che la Ducati corre in modalità Open, questa categoria prevede che "un Costruttore con piloti iscritti sotto l'opzione Factory che non ha ottenuto una vittoria in condizioni di asciutto nella stagione precedente, o un nuovo Costruttore che si iscrive al Campionato, ha il diritto di usare 12 motori per pilota a stagione (senza congelamento), 24 litri di carburante e le stesse gomme della categoria Open. Questa concessione è valida fino all'inizio della stagione 2016. Qualora un pilota, o una combinazione di piloti nominati dallo stesso Costruttore, ottenga una vittoria, due secondi posti e tre podi in condizioni di asciutto durante la stagione 2014 e/o 2015, per quel Costruttore la capacità del serbatoio sarà ridotta a 22 litri. Inoltre, se lo stesso Costruttore ottenesse tre vittorie nella stagione 2015, perderebbe anche il diritto di usare le gomme morbide a disposizione della categoria Open.
In ogni caso le concessioni ridotte saranno applicate alle restanti tappe della stagione 2015". Ricordiamo che nella stagione 2014 Andrea Dovizioso ha ottenuto un 3° posto ad Austin e un 2°, sul bagnato, ad Assen.
Resta comunque bello vedere finalmente la Ducati competitiva, è una cosa buona per il campionato avere più case costruttrici in lotta per le posizioni che contano. Speriamo che prosegua così.


Moto2: gara inizialmente noiosetta con la fuga di Zarco, che poi è costretto a cedere posizioni per un problema al cambio. Peccato per lui. Da sottolineare anche la caduta del Campione del Mondo in carica Tito Rabat. Podio: Folger, Simeon, Luthi. Ottimo 4° posto del debuttante Rins.

Franco Morbidelli: 7° nelle FP1, 11° nelle FP2, 7° nelle FP3, 8° in qualifica, 6° nel WUP. Chiude la gara in 5a posizione dopo una bella bagarre nel gruppo di testa.

Lorenzo Baldassarri: 24° nelle FP1, 24° nelle FP2, 15° nelle FP3, 20° in qualifica, 23° nel WUP. Chiude nella top ten in 10a posizione.

Moto3: è sempre una garanzia! Gara combattutissima tra un nutrito gruppo di piloti. I nostri portacolori sono stati anche qui protagonisti. Podio: Masbou, Bastianini, Kent. Da sottolineare il buon 7° posto del debuttante Quartararo e il buon 8° e 9° posto di Antonelli e Bagnaia.

Enea Bastianini: 21° nelle FP1, 22° nelle FP2, 19° nelle FP3, 21° in qualifica, 9° nel WUP. Esce primo dall'ultima curva, ma purtroppo Masbou, sfruttando sapientemente la scia, lo batte per soli 27 millesimi (mezza moto!). Peccato per Enea, che comunque accumula esperienza e porta a casa un altro secondo posto, che va ad aggiungersi a quelli dello scorso anno al Montmelò e a Brno e al 3° posto di Silverstone. Il ragazzo va forte e prima o poi arriverà al risultato sperato.

Niccolò Antonelli: 3° nelle FP1, 2° nelle FP2, 7° nelle FP3, 3° in qualifica, 8° nel WUP. L'ottavo posto finale non rende giustizia alla sua bella gara. Abbiamo 9 piloti racchiusi in un gap di un secondo. Purtroppo in un gruppo così numeroso basta una minima imprecisione o magari un piccolo errore dell'avversario per finire in fondo al gruppo.

Francesco Bagnaia: 13° nelle FP1, 5° nelle FP2, 9° nelle FP3, 4° in qualifica, 18° nel WUP. Gara combattutissima, bei sorpassi (anche all'esterno). Peccato per il 9° posto finale, dovuto ad un errore dell'avversario. 

Le premesse per un bel campionato in tutte e 3 le categorie ci sono. Speriamo di vedere altri podi italiani o comunque i nostri portacolori sempre protagonisti. Questo è solo l'inizio!

Aggiornamento:
"La Direzione Gara della MotoGP™ ha ufficialmente comunicato al Ducati Team che, in base all’articolo 2.4.4.5.5 del Regolamento del Campionato del Mondo di Motociclismo FIM, la concessione di 24 litri di carburante viene revocata con effetto immediato.
Le moto del team factory Ducati, hanno infatti ottenuto tre podi in condizioni di asciutto dall’inizio della stagione 2014: il 3º posto di Dovizioso circa un anno fa in quel di Austin, e il duplice podio di domenica scorsa a Losail con il forlivese e il suo compagno di squadra Andrea Iannone.
A partire dal prossimo appuntamento in calendario, il Red Bull Grand Prix of the Americas, fino al termine della stagione 2015, la capacità del serbatoio di tutte le moto Factory della casa di Borgo Panigale scenderà a 22 litri.
Quanto appena stabilito verrà applicato non solo alle GP15 dei piloti ufficiali, bensì anche alle Desmosedici del team satellite Pramac Racing di Yonny Hernandez e Danilo Petrucci.
Nessuna conseguenza invece per le ‘Open’ del team Avintia Racing di Hector Barberà e Mike Di Meglio."
Fonte sito MotoGP: http://www.motogp.com/it/notizie/2015/03/31/capacita-di-carburante-ridotta-per-ducati/173050