lunedì 14 ottobre 2013

Che esempio diamo ai giovani piloti?


Fin dal primo giorno in Malesia, nonostante i piloti non fossero ancora scesi in pista, si respirava una certa aria tensione. La causa? Ovviamente, la tanto attesa decisione della Direzione Gara sull'episodio del contatto, ad Aragón, tra Márquez e Pedrosa (http://motofullimmersion.blogspot.it/2013/10/il-gp-di-aragon-e-stato-caratterizzato.html). Márquez è stato penalizzato con un punto sulla licenza, da aggiungere ai 2 che gli erano stati inflitti a Silverstone (mancato rispetto della bandiera gialla, che segnalava l'incidente di Crutchlow e rischio investimento dei commissari). Alla Honda invece sono stati tolti 25 punti dalla classifica del campionato costruttori, cioè quelli conquistati da Marc con la vittoria di Aragón e in parte da Bautista (la cui Honda ha avuto un problema tecnico). Honda è chiaramente corsa ai ripari e si è presentata in Malesia con una nuova protezione per il famoso cavo del traction control e un miglioramento del software, per impedire che l'episodio si riverifichi in futuro. La Honda ha quindi ammesso le sue colpe, come si evince dalle dichiarazioni di Takeo Yokoyama (Repsol Honda Team Technical Director): "ad Aragón il problema era sia a livello di hardware che software. Nel primo punto il cavo era troppo esposto e qualunque contatto avrebbe potuto tranciarlo, per questo abbiamo aggiunto una protezione. Per il software, ovviamente abbiamo un sistema di backup che dovrebbe entrare in azione immediatamente in casi come Aragón, ma la strategia non era perfetta, quindi abbiamo lavorato anche su questo".

Il cavo strappato ad Aragón sulla Honda di Pedrosa e la nuova protezione
Questa sanzione ha suscitato diverse reazioni, come sempre c'è chi è d'accordo e chi è contrario.
L'opinione che sicuramente ha suscitato più clamore è stata quella del Campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo: "credo che la penalizzazione di Marc sia innecessaria, credo che al contrario, si dovrebbe dare un punto in più in classifica generale per questo tipo di azioni. Questo tipo di guida incrementa lo spettacolo, noi piloti siamo di passaggio e non è importante se ci lesioniamo. L'importante è il pubblico, che la gente si diverta e l'azione di Jerez fu molto divertente (Marc lo toccò all'ultima curva http://motofullimmersion.blogspot.it/2013/05/mister-self-control.html). A Silverstone vedere i commissari di pista correre, fu super divertente (Marc cadde e la sua Honda rischiò di centrare i commissari che stavano soccorrendo Crutchlow http://motofullimmersion.blogspot.it/2013/09/marc-marquez-jorge-lorenzo-dani-pedrosa.html). Anche a Laguna Seca il sorpasso all'esterno della pista su Rossi (http://motofullimmersion.blogspot.it/2013/07/chi-di-cavatappi-ferisce-di-cavatappi.html) e vedere Dani volare ad Aragón fu incredibilmente divertente… io credo che si debba incentivare questo tipo di azioni in modo che i piloti più giovani prendano esempio e quindi facciano uno sport più divertente, sarebbe una buona idea". Quando gli si chiede se sia ironico: "è la mia opinione, non sono ironico. La pensavo diversamente, prima la pensavo in un altro modo. Ho dato la mia opinione e dovete rispettarla. Alla fine, se non sei fan di Lorenzo tutto quello che dice Lorenzo ti sembrerà sbagliato, ugualmente se sei fan di Lorenzo tutto quello che dice ti sembrerà giusto. E' la mia opinione, dovete rispettarla e la penso così". Come puoi dire che sia divertente vedere Dani volare? "Quello che la gente vuole è questo. Quello che si vede nei replay è questo. Le polemiche che si creano, sono quelle che alla fine fanno in modo che l'audience cresca nelle altre gare. Non penso questo e non mi diverto vedendo volare nessuno. Non mi è piaciuto vedere Dani volare e quando mi sono reso conto che aveva problemi alle gambe e non poteva camminare mi sono sentito male, però è quello che la gente compra e quello che chiede, come nel circo romano, in cui la gente chiedeva che si uccidesse la gente. La gente, evidentemente, non vuole che muoia la gente perché i tempi sono cambiati e quello che pensavano i romani non è quello che si pensa ora, però quando ci sono cadute, quando ci sono attriti, la gente compra di più il prodotto. La salute dei piloti in questo momento non è protetta, credo per questo che un punto in più nel campionato ugualmente sarebbe migliore per il nostro sport". Ti senti parte di un circo romano? "Molto moderno, però sì. Siamo gladiatori, alla fine se ci facciamo male e non possiamo proseguire a correre è lo stesso, alla fine è così. Fino ad ora non si è difesa molto la sicurezza dei piloti e forse per lo spettacolo è meglio incentivare questo tipo di azioni, questa è l'unica cosa che ho detto". Le tue parole ricordano quelle di Stoner: "beh sarò criticato, però continuerò a vivere ugualmente, continuerò a correre ugualmente e tutto proseguirà ugualmente. Però alla fine se Dani si è infortunato l'altro giorno o io mi fossi infortunato a Jerez, la gente continuerà ugualmente sul suo divano a vedere le gare e noi saremmo infastiditi". (http://www.telecinco.es/motogp/temporada-2013/gran-premio-de-malasia/GP_de_Malasia-SEpang-Jorge_Lorenzo-Marc_Marquez-Dani_Pedrosa_0_1682100111.html
http://motor.as.com/motor/2013/10/10/motociclismo/1381401650_241856.html).

Pedrosa, vincitore della gara, sul podio con Lorenzo 3°
Le parole di Lorenzo non sono mai a caso. Qui infatti ha voluto usare l'ironia per sottolineare un tema a lui molto caro: la sicurezza. E' vero, dice di non essere ironico, ma per sottolineare ulteriormente il concetto. Soprattutto perché in passato, purtroppo, le sue intenzioni sono state male interpretate finendo per scherzarci su. Certo magari il concetto poteva essere espresso diversamente, ma probabilmente vuole che le sue parole non vengano dimenticate facilmente. Se si legge attentamente quello che ha detto, si può constatare la triste realtà. Purtroppo buona parte delle persone che seguono questo sport, sia da casa che nei circuiti, pensano davvero quelle cose...se non peggio! Basta leggere i commenti sui social network (di cui Lorenzo è assiduo frequentatore), alcuni fanno veramente venire i brividi! E' raro trovare persone, con cui parlare di moto, che non siano accecate dal tifo per il loro idolo e che sappiano esprimere un concetto sensato portando rispetto per l'opinione altrui. Per non parlare di certa gente che va nei circuiti e fischia ed insulta altri piloti o addirittura festeggia quando un avversario del loro idolo cade, facendosi magari anche male! Jorge si riferisce a questo tipo di "persone", non a quelli corretti, (che fortunatamente ci sono!) che hanno rispetto per tutti i ragazzi in pista. 
Questo tipo di comportamenti viene alimentato dai media, che sono alla continua ricerca di polemica per aumentare gli ascolti o le vendite/visualizzazioni dei loro giornali (cartacei o online). Cosa sbagliatissima, soprattutto quando si tratta di uno sport che per sua natura è così rischioso. Questo non è vero giornalismo! Il vero giornalismo è raccontare la realtà, non inventarsi fatti e dichiarazioni per attirare pubblico e lettori. Sono pochissimi, purtroppo, i veri giornalisti. La maggioranza non si pone minimamente il problema. In questo modo però si condizionano milioni di persone. Chiaramente quelle che non usano la testa e credono a tutto quello che leggono e vedono e purtroppo sono moltissime!  
Tornando alle parole di Lorenzo, quando parla di quello che la gente vuole e che si vede nei replay in riferimento al volo di Pedrosa, provate a guardare gli spot televisivi del Motomondiale, quante volte si vedono cadute? Moltissime! Poi basta andare su internet e ci sono proprio i video dedicati ai crash e sono tra i più visualizzati! Come se il Motociclismo fosse solo questo! Il Motociclismo è ben altro: bei sorpassi, grandi pieghe, fantastiche staccate, derapate. Il tutto nel rispetto dell'avversario. La cosa bella è veder salvare la caduta, anche quando magari sembra impossibile, non vedere un pilota cadere! Le cadute, gli infortuni e purtroppo le tragedie, sono la parte triste di questo sport. La parte che, una persona sana di mente, vorrebbe non vedere mai! Quindi perché ossessionare le persone con queste immagini? Si può riproporre una caduta per spingere a riflettere, a cercare di capirne il motivo, per poterla evitare in futuro. Per migliorare. Questo è utile, ma le compilation di cadute, che purtroppo esistono, che utilità hanno? 
Altro concetto importantissimo, espresso da Lorenzo, è quello di non incentivare un certo tipo di azioni. Chiaramente si riferisce alla Direzione Gara (come da lui stesso ammesso) e a quegli organi competenti che dovrebbero occuparsi di queste cose. E' importantissimo non creare precedenti e purtroppo in passato ne sono stati creati troppi. Lui negli esempi cita sempre Márquez, perché ora si sta parlando di Marc, però tutto questo ragionamento è applicabile anche ad altri episodi successi in passato. Quello che Lorenzo e anche Pedrosa stanno cercando di fare, è migliorare questo sport, dando il buon esempio ai giovani piloti. Le nuove generazioni che si ispirano a loro. In modo che i futuri campioni possano evitare di commettere alcuni errori, che magari loro stessi hanno commesso, rendendosi poi conto di aver sbagliato. Se nessuno fa notare queste cose, tutto resterà com'è e continueranno a crearsi queste situazioni. Questo dovrebbe fare un Campione del Mondo e Lorenzo e Pedrosa li sono!

martedì 1 ottobre 2013

Il cavo della discordia

http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/410279/motogp-volo-di-pedrosa.html

Il GP di Aragón è stato caratterizzato dall'episodio del contatto di Márquez con il compagno di squadra Dani Pedrosa, che ha causato la caduta di quest'ultimo. 
6° giro, Lorenzo conduce la gara dopo aver fatto l'ennesima buona partenza, ma questa volta non riesce ad andare in fuga e viene raggiunto da Pedrosa e Márquez. 
Alla curva 12 Pedrosa è davanti a Márquez e percorre la sua normale traiettoria. Marc da dietro arriva troppo forte e rendendosene conto, quando ormai è tardi, cerca di salvare il salvabile e di evitare il contatto con il compagno di team raddrizzando la moto per andare lungo. La manovra gli riesce solo in parte, infatti tocca Dani sulla ruota posteriore. Un contatto che è quasi impercettibile dalle immagini televisive, ma che lo stesso Marc ammette appena giunto al parco chiuso. 
Quel piccolo contatto, pur apparentemente innocuo, è bastato a causare la caduta, poco dopo, di Dani Pedrosa. Marc infatti ha strappato il cavo del controllo di trazione della moto di Dani, che si è accorto di quanto accaduto solo dopo, quando ha riaperto il gas. Ormai però era troppo tardi ed era per lui impossibile evitare la caduta. 


Osservando bene le foto si può notare che il cavo è stato strappato in un punto preciso. Il punto di congiunzione tra la parte del cavo più lunga e quella più corta che è rimasta collegata nella posizione originale. Si vede bene infatti, dalle foto in cui il cavo è intero, che in quel punto il cavo diventa più spesso (circa 1 cm prima dell'etichetta bianca) ed è proprio li che Marc lo strapperà.
Come abbia fatto Marc a strapparlo? Potrebbe essere più semplice di quanto si pensi.


Dalla foto si può notare che Marc ha la tuta sporca di gomma sul braccio (unico punto della tuta sporco di gomma), quindi è facilmente intuibile che il contatto sia avvenuto col braccio. Si nota inoltre la posizione dello slider sul gomito di Marc in piega e la posizione del cavo in questione. Lo slider di Márquez è diverso da quello degli altri piloti perché Marc, come ben sappiamo, oltre a poggiare il ginocchio sull'asfalto poggia anche il gomito e gli slider normali non erano per lui sufficienti. Allora è stato aggiunto uno slider in titanio solo nel punto in cui tocca l'asfalto. Proprio quello slider, che è piccolo e sporgente, potrebbe essere la causa dello strappo del cavo di Dani. Infatti come si può vedere il cavo in piega è esposto e la curvatura di questo potrebbe essere entrata in contatto con lo slider. A quel punto basta una pressione per strappare il cavo. Infatti lo slider non ha tagliato il cavo, ma lo ha strappato nel punto di congiunzione. Probabilmente in quel punto la parte stretta e solamente infilata nella parte più larga e se si esercita una certa forza si può strappare o comunque, come tutti i punti di congiunzione, è più debole rispetto ad altri punti del cavo. Quindi la caduta di Pedrosa è stata causata dall'insieme di 4 fattori: la velocità di ingresso in curva di Marc, l'inclinazione delle 2 moto, l'esposizione del cavo e la forma dello slider di Marc.
A questo punto è veramente il caso di penalizzare Marc?
Con questo non sto dicendo che Márquez è completamente innocente. Chiaramente se avesse calcolato meglio il punto di staccata e fosse entrato in curva ad una velocità adeguata, tutto questo non sarebbe successo. Però la responsabilità è sua solo in parte. Ci sono altre responsabilità da attribuire, a mio parere anche più gravi di quella di Marc.
Un cavo così importante perché è così esposto? Nel Motociclismo a volte i contatti ci sono, soprattutto quelli lievi, quindi perché non mettere una protezione in un punto che può causare un high side che sorprende il pilota, che non può salvare la situazione. Basterebbe anche che quel cavo fosse dritto o meno esposto. Possibile che su una moto che costa milioni, che va ad oltre 300 km/h e in cui l'elettronica è così importante, sia esposto un cavo così importante?
Inoltre lo slider di Marc doveva per forza essere costruito in quel modo? Si sa che Márquez è un pilota dallo stile di guida aggressivo, che quando c'è da fare bagarre non si tira indietro; quindi perché non pensare non solo all'utilizzo normale dello slider, ma anche a quello che potrebbe causare durante una bagarre o comunque un contatto anche minimo con un altro pilota. Basterebbe che quello slider seguisse la forma del gomito e che quindi fosse più spesso nel punto di appoggio e più sottile ai lati.
Certamente è più facile pensare a queste cose dopo che l'episodio si è già verificato, ma bisognerebbe pensarci prima per poterlo evitare.
Per quanto riguarda la penalizzazione di Márquez, ha senso darla in episodi più gravi. Non ha senso una penalizzazione retroattiva. Bisogna penalizzare al momento giusto. Con una penalizzazione che davvero lo faccia riflettere, come successo in passato con Lorenzo (squalificato per un GP). Lo stesso Jorge ha infatti ammesso che quella penalizzazione gli è servita e lo ha fatto riflettere, facendogli evitare manovre che possono risultare pericolose per lui e per gli avversari.
La licenza a punti introdotta quest'anno, se usata bene è utile. Però è interpretabile. C'è bisogno di regole più chiare, ma essendo sempre interpretabili, probabilmente si troverà sempre un modo per aggirarle. In questo caso se a Márquez venissero aggiunti 2 punti sulla licenza, raggiungerebbe (con i 2 che ha già ricevuto a Silverstone) i 4 punti che prevedono la partenza dal fondo della griglia il prossimo GP. Difficile che i punti siano di più (con 7 punti: partenza dalla pit lane nel prossimo GP; 10 punti: squalifica per il prossimo GP). Questo tipo di penalizzazione servirebbe realmente a Marc? Probabilmente no! Márquez ha già dimostrato in passato che questo tipo di penalizzazione non gli crea particolari problemi. Certo la MotoGP non è la Moto2 o la 125cc (adesso Moto3), ma con quella moto e quello stile di guida supererebbe agevolmente gran parte dei piloti in griglia. Avrebbe qualche difficoltà in più dalla 7a posizione in poi. Non è difficile immaginare di trovarlo in lotta per il podio. Quindi, dato il vantaggio che ha in classifica generale, la penalizzazione non sarebbe molto utile. Inoltre bisogna anche considerare i rischi che prenderebbe e farebbe prendere a se stesso e agli altri nel corso della rimonta. Rischi non solo causati da lui, ma anche dagli altri piloti che non sono abituati ad avere a che fare con lui.
L'unica penalizzazione efficace, non tanto in questo caso, ma soprattutto in altri più gravi, potrebbe essere, oltre alla sopra citata squalifica per un GP, togliere dei punti in classifica generale. Più l'episodio è grave, più punti in classifica si perdono. Questo sì che spingerebbe un pilota a riflettere, soprattutto se è in lotta per il mondiale. 


mercoledì 18 settembre 2013

Seconda vittoria consecutiva per Lorenzo

Marc Márquez, Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa
Misano si conferma una pista favorevole per Jorge Lorenzo. Il Campione del Mondo ottiene la seconda vittoria consecutiva, la quinta stagionale. Il week end del maiorchino non è stato dei più semplici. Ha infatti faticato a trovare la messa a punto ideale. Fortunatamente nel wup è riuscito a trovare una soluzione (forcella più dura), che gli ha consentito di fare una gran gara. Ormai l'ottima partenza è diventata consuetudine ed è rimasto in testa alla gara dal primo all'ultimo giro. "Per fortuna abbiamo migliorato la moto molto nel warm up, soprattutto in frenata, così abbiamo migliorato il tempo sul giro e un po' il passo. Ero convinto di seguire la mia strategia delle ultime due gare, che era quella di cercare di staccarsi e finalmente ho potuto farlo. I primi due giri ho ottenuto un grande vantaggio, così ho dovuto continuare a spingere per mantenere il distacco, perché gli altri non hanno mai rinunciato e volevano prendermi. Sono felice, abbiamo recuperato cinque punti e siamo più vicini a Marc che è molto forte, quando non vince arriva secondo; perciò è dura recuperare, ma noi non dobbiamo mollare, dobbiamo continuare a spingere e vedremo dove arriveremo. Ho bisogno di essere costante, provare a vincere delle gare e di rimanere concentrato". Sul nuovo cambio seamless, introdotto da Yamaha questo week end, dice: "il cambio nuovo ha funzionato molto bene, anche se bisognerà ancora migliorare qualcosa". Poi fa una dedica speciale: "voglio dedicare questa vittoria a Marco Simoncelli, che era un ragazzo allegro e qui era il pilota di casa, abitava a due passi dal circuito".
Sul secondo gradino del podio è salito nuovamente Marc Márquez, il ragazzo è stato protagonista sin dal venerdì mattina: "devo ammettere che durante il fine settimana, dal primo giorno, ero molto a mio agio. Questo ci ha permesso di lavorare duro per tutte le sessioni e girare molto bene. Domenica non ho potuto fare una partenza perfetta, questa è stata una delle chiavi della gara. Il secondo punto importante è che nei primi giri, con il serbatoio pieno, non mi sentivo a mio agio ed ho anche fatto un paio di errori che mi hanno fatto perdere tempo. Tutto questo, alla fine, ha fatto in modo che non mi fosse possibile pensare di lottare per la vittoria. Tuttavia, sommare un nuovo podio è buon segno ed abbiamo terminato il fine settimana molto soddisfatti".
Terzo gradino per Dani Pedrosa, che ha combattuto con il compagno di squadra per la seconda posizione, problemi per lui: "il Gran Premio è iniziato bene, il venerdì e il sabato mattina siamo stati in grado di girare in tempi buoni. Però nella seconda sessione di prove libere e nelle qualifiche, la verità è che abbiamo avuto problemi con le gomme. Non sappiamo molto bene quale sia il problema, però ciò che è chiaro è che mi era impossibile girare nei tempi in cui riuscivo a girare nelle sessioni precedenti. E' stato un momento difficile, perché dovevo fare un tempo per la griglia di domenica, il tempo passava e non riuscivamo a risolvere il problema. Alla fine, con le ultime gomme, la cosa sembrava migliorare e ho fatto il tempo in soli due giri. In tali circostanze conviene essere prudenti, assicurarsi un buon tempo e non prendere rischi eccessivi. Quasi al limite, ma abbiamo potuto salvare la situazione. Già domenica presto abbiamo visto che il ritmo di Jorge, soprattutto nei primi giri, era irraggiungibile. E' qualcosa che dobbiamo studiare e su cui dobbiamo lavorare per le prossime gare. Allora potremmo fare dei buoni giri e combattere con Marc; però, come già successo a Silverstone, nella parte finale della gara in uscita di curva perdiamo un po' di grip".
La situazione del campionato vede ora Marc Márquez, ancora leader, con 253 punti e Lorenzo e Pedrosa a pari punti (219) a -34 punti. Come giustamente sottolineato da Lorenzo, Marc se non vince è sempre sul podio (spesso in seconda posizione) ed è così molto difficile recuperargli punti. Situazione che lui conosce molto bene, dato che lo scorso anno il mondiale l'ha vinto così!

Classifica GP

Gara e interviste ai protagonisti:

martedì 17 settembre 2013

Espargaró torna alla vittoria. Nakagami omaggia Tomizawa

Nakagami, Espargarò, Rabat
Vittoria di Polyccio Espargaró a Misano in Moto2.
Gara combattuta fino alla fine e a spuntarla è lo spagnolo, seguito dal giapponese Nakagami e dall'altro spagnolo Rabat. Quarta vittoria stagionale per Pol Espargaró. Allo spegnimento del semaforo Pol ha preso la testa della gara imponendo un forte ritmo. Ha mantenuto questa posizione fino a quando Nakagami lo ha superato al 4° giro. Espargaró ha tentato di seguire Nakagami quando questo ha aumentato il ritmo della gara (arrivando ad avere un vantaggio di 2,2 secondi sullo spagnolo). Con Rabat terzo a ruota, Pol ha iniziato l'inseguimento di Nakagami, raggiungendolo a meno 3 giri dalla fine e superandolo quando ne mancavano 2. Espargaró ha dovuto poi, solo concentrarsi nel chiudere tutte le porte all'ultimo giro, per evitare il sorpasso dell'avversario. In questo modo, i due piloti del Team Tuenti HP 40 sono saliti insieme sul podio per la terza volta in questa stagione.
"La gara è stata molto dura -afferma Espargaró- perché Nakagami ha fatto un inizio di gara molto veloce. All'inizio io non potevo seguirlo, dato che il comportamento della moto, con il serbatoio pieno, era diverso da quello mantenuto durante le prove. Recuperare il distacco che aveva ottenuto Nakagami è stato molto complicato. Poco a poco ho iniziato ad avere fiducia nella moto e ho potuto tirare sempre più forte e dargli la caccia. E' stata una gara molto dura e sono molto contento per la vittoria, già che siamo riusciti a ridurre il distacco in campionato da Scott (Redding). Ora ritorniamo ad essere ad una distacco di punti nel quale dipendiamo da noi stessi. Possiamo rimontare indipendentemente dai risultati che lui ottiene. Dobbiamo proseguire lavorando duro ad Aragón e tentare di approfittare del vantaggio che ci dà correre in casa". 
2° Takaaki Nakagami, che ha voluto dedicare un pensiero a Tomizawa deceduto su questo circuito il 5 settembre 2010: "non c'è mai stato un giorno in cui abbia voluto la vittoria più di oggi. Desideravo dedicarla a Shoya: il mio miglior amico nel paddock, il mio miglior amico fuori. In gara, quando sono transitato per la prima volta sul punto dove è caduto, l'ho salutato e sono tornato a salutarlo nel giro di rientro, dopo aver tagliato il traguardo. Il secondo posto è per lui. Non posso rimproverarmi nulla: in ogni curva, in ogni rettilineo, ho dato tutto ciò che avevo. Ho rischiato diverse volte che mi si chiudesse il davanti ed anche di cadere. C'è chi è stato più bravo di me”. http://www.video.mediaset.it/video/motogp/moto2/407513/nakagami-ricorda-tomizawa.html
Nakagami rende omaggio a Tomizawa
Al 3º posto, come detto, Tito Rabat: "ho fatto una buona partenza e dall'inizio ero dietro a Pol. Dopo 5 o 6 giri ho tentato di tirare forte, però per qualche motivo mi è stato impossibile seguire il suo ritmo, così è fuggito. Poco dopo sono tornato a recuperare la confidenza con la moto e ho tirato forte, però facevo il suo stesso ritmo e non mi sono potuto avvicinare di più. In ogni caso sono contento, perché ho ottenuto un podio qui e credo che abbiamo fatto un buon lavoro".
Molto toccante il dopo gara in cui Nakagami, con in mano la bandiera del Giappone, si è fermato a bordo pista (nella curva dell'incidente di Shoya), ad omaggiare l'amico scomparso ed anche l'immagine sul podio in cui i piloti hanno esposto una bandiera del Giappone dedicata a Tomizawa.

Ultimo giro e gara completa: 

Misano: vittoria di Rins. Grande Antonelli

Maverick Viñales, Álex Rins, Álex Márquez
Bella gara in Moto3.
La vittoria va ad Álex Rins, che ha gestito perfettamente la gara, prima mantenendo la seconda posizione dietro a Maverick Viñales e poi attaccandolo alla fine. "E' stata una gara molto divertente e molto pulita. Nei primi giri, Jonas (Folger) ha spinto molto e mi sono messo secondo per vedere se potevo prenderlo. A partire da metà gara fino alla fine con Maverick (Viñales) abbiamo tenuto un ritmo molto buono. Nella lotta per la vittoria, all'ultimo giro, avevo molto chiaro dove dovevo superarlo. Sapevo che se l'avessi passato in un altro punto lui mi avrebbe potuto superare in uscita di curva, però tutto è andato bene. Sono molto contento per questo risultato di oggi; ora dobbiamo già pensare ad Aragón".
Sul secondo gradino del podio Maverick Viñales: "Ancora sul podio! Sono felice! Abbiamo fatto una buona gara, molto combattuta! Qui a Misano abbiamo accorciato il divario nel campionato del mondo! C'è molto da migliorare, ma siamo molto motivati! Tra due settimane  continueremo a dare il meglio di noi stessi ad Aragón! Ringrazio il Team Calvo per il lavoro svolto!" 
Terzo al traguardo Álex Márquez, ennesimo podio per lui: "è stato un fine settimana molto difficile per me. La caduta del venerdì ha frenato abbastanza il nostro lavoro, anche ieri, nella sessione cronometrata. Sapevo che oggi sarebbe stata una gara complicata e che ci sarebbe costata, però dal primo momento mi sono trovato molto comodo. Nei primi giri ho avuto alcuni problemi sorpassando gli altri piloti e, quando li ho passati, ho tentato di impostare il mio ritmo e mi sono sorpreso vedendo come scappavo. Credo che il podio ottenuto sia stato positivo; ora dobbiamo andare ad Aragón e stare più tranquilli durante le prove, per evitare cadute e continuare sulla nostra linea di lavoro".
4° il leader del mondiale Luis Salom. La sua gara è stata senz'altro condizionata dalla caduta nelle FP2 venerdì (http://www.video.mediaset.it/video/motogp/125/407150/salom-salta-e-poi-zoppica.html), nella quale ha preso un colpo al piede sinistro già fratturato. "Questo non è stato il mio miglior weekend, ma nonostante tutto il quarto posto non è affatto male. I nostri peggiori risultati finora sono stati il quinto ad Indianapolis ed il quarto oggi, quindi dobbiamo essere felici e continuare a lavorare. Sapevo che, dopo l'incidente il venerdì, in questo fine settimana sarebbe stata dura. Prenderò i lati positivi del quarto posto. Ora abbiamo solo cinque gare da disputare e dobbiamo prenderle una ad una. Dobbiamo lottare duramente, perché questo sarà un finale di stagione duro". 5° Jack Miller, 6° Zulfahmi Khairudding, 7° Miguel Oliveira.

Niccolò Antonelli
8° Niccolò Antonelli ed è proprio di lui che voglio parlare. Niccolò in questa gara ha tirato fuori la grinta e, partendo dalla quinta posizione in griglia (miglior qualifica dell'anno), è stato protagonista della bagarre per il 4° posto per tutta la gara. "Mi sono veramente divertito ed alla fine ho anche perso il conto dei sorpassi fatti. Spero di aver dato spettacolo e di aver fatto divertire il pubblico presente. Avevo una buona fiducia nella moto a conferma che siamo cresciuti e che da adesso possiamo guardare con maggior entusiasmo all’ultima parte del campionato. Ho lottato per il quarto posto dall’inizio alla fine e forse l’ottavo posto finale mi sta un po’ stretto, ma sono comunque felice. Il team ha fatto un ottimo lavoro con importanti progressi che trasmettono fiducia per il futuro". Eh sì, il ragazzo avrebbe meritato una posizione migliore al traguardo, ma i passi avanti fatti si vedono e speriamo che il suo futuro sia roseo.
10° posto per Romano Fenati, 16° per Alessandro Tonucci. 
Purtroppo per gli altri italiani la domenica non è stata altrettanto buona.
Lorenzo Baldassarri 23° al traguardo dichiara: "sono soddisfatto a metà. Il risultato finale non è sicuramente eccezionale, ma il fatto positivo di questo Gran Premio è che sono convinto di aver capito, alla fine, come devo comportarmi nell’inserimento nelle curve veloci e cosa mi serve. Insomma, voglio dare comunque una valutazione positiva alla gara di oggi in prospettiva futura".
25° Andrea Locatelli, wild card questo week end.
Caduti invece Matteo Ferrari, Francesco Bagnaia e Luca Marini.

Luca, per chi ancora non lo sapesse, è il fratellastro di Valentino Rossi. Questo è stato il suo debutto nel Mondiale come wild card. Un premio per i buoni risultati ottenuti nel CIV (in cui questo fine settimana, al Mugello, si giocherà la vittoria contro il leader Locatelli). Per lui molta pressione questo week end, data la nota ed ingombrante parentela. Purtroppo, la sua gara è finita alla prima curva del primo giro (http://www.video.mediaset.it/video/motogp/125/407448/marini-cade-in-partenza.html). Il ragazzo, nonostante la delusione, ha però dimostrato maturità (http://www.video.mediaset.it/video/motogp/125/407452/marini-ho-imparato-tanto-.html). Il suo obiettivo quest'anno è un altro, per il Mondiale c'è tempo. In fondo capita a tutti di sbagliare, anche ai migliori e questa è tutta esperienza che gli servirà in futuro. Ora deve proseguire per la sua strada, senza dar troppo peso a quello che gli altri si aspettano da lui. Il paragone, sbagliato, con Rossi ci sarà sempre; però lui deve fare la sua carriera, cosa gli riserverà il futuro si vedrà.


Gara:http://www.video.mediaset.it/video/motogp/full/407471/moto3-circuito-di-misano-adriatico.html
http://www.video.mediaset.it/video/motogp/125/407460/moto3-ultimo-giro.html
Interviste parco chiuso: http://www.video.mediaset.it/video/motogp/125/407459/moto3-il-parco-chiuso.html 

Classifica GP Misano


mercoledì 4 settembre 2013

Duello mozzafiato!

Marc Márquez, Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa
La gara di Silverstone è stata senza dubbio una delle più emozionanti mai viste in MotoGP!
Ma partiamo dall'inizio, dal WUP, in cui succede quello che non ti aspetti: caduta di Crutchlow, i commissari vanno a soccorrerlo (per lui nessun problema, infatti sarà in gara) e fin qui tutto regolare; ad un certo punto arriva una moto che colpisce quella di Cal e rischia di colpire i commissari (che fortunatamente hanno avuto la prontezza di riflessi di spostarsi prima). La moto in questione è quella del leader della classifica mondiale Marc Márquez; che, a quanto pare, non ha visto o non ha rispettato le bandiere gialle dovute all'incidente di Cal ed ha continuato a tirare. Risultato: una spalla lussata, lesione ai tendini e 2 punti sulla nuova licenza a punti introdotta quest'anno. Punti che non influiranno sulla lotta al titolo, a meno che Marc non raggiunga nelle prossime gare 4, 7 o 10 punti (4 punti: partenza dal fondo della griglia nel prossimo GP; 7 punti: partenza dalla pit lane nel prossimo GP; 10 punti: squalifica per il prossimo GP). A fine stagione o se si raggiungono 10 punti, questi vengono annullati. Per ogni infrazione la Direzione Gara potrà sanzionare un pilota con un numero di punti che va da 1 a 10 a suo insindacabile giudizio, oltre a potere aggiungere altri provvedimenti
https://www.youtube.com/watch?v=rbpouvmlmWY 
http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/405359/marquez-che-gran-botta.html 


Márquez chiaramente dopo la caduta ha pensato solo a rimettersi a posto la spalla. Infatti, dopo un po' di preoccupazione iniziale, ha subito chiesto ai medici di ridurgli la lussazione per permettergli di partecipare alla gara. Ha passato i test dei medici del circuito ed è stato dichiarato "fit to race".
In gara è partito dalla pole position, ma è stato superato da Lorenzo (partito 2°) in partenza. I due prendono subito distacco dagli avversari e sono i protagonisti indiscussi della gara. Lorenzo resta leader della corsa fin quando, a 3 giri dalla fine, Márquez decide di sferrare l'attacco. A cui il maiorchino risponde nel giro dopo. L'ultimo giro è mozzafiato! Alla curva 16 Marc sorpassa Jorge, che risponde con un sorpasso millimetrico alla curva 17 e va a vincere la gara.
Lorenzo con questa vittoria scaccia via due mesi e mezzo molto difficili per lui. Non vinceva infatti dal GP di Catalunya (14/6). Con questa vittoria lancia un forte segnale a Márquez. E' riuscito a batterlo, con una moto da cui solo lui riesce a tirar fuori il meglio e che ha un certo gap dalle Honda. La testa rimane la miglior arma di Lorenzo, ma anche Márquez da quel punto di vista non scherza.
Il ventenne ha combattuto, nonostante l'infortunio e la conseguente fatica che gli procurava nel finale. Chissà se questa difficoltà gli abbia fatto perdere quei decimi di vantaggio che la Honda ha sulla Yamaha, equilibrando così la situazione. Se abbia influito o meno non lo sapremo mai, comunque la battaglia del GP di Silverstone è già entrata nella storia del Motociclismo.


Terzo gradino per Dani Pedrosa. Partito dalla quinta posizione in griglia, è stato ostacolato da un paio di piloti e non è così riuscito ad effettuare una delle sue celebri partenze. E' stato comunque autore di una bellissima rimonta, girando in ottimi tempi, ma consumando le gomme che l'hanno limitato nel finale di gara, quando ormai aveva raggiunto la coppia di testa.
Dopo 3 gare consecutive, finalmente una settimana di pausa, prossimo appuntamento Misano.

Classifica generale campionato: http://www.motogp.com/en/Results+Statistics

Gara e interviste: 
http://www.video.mediaset.it/video/motogp/full/405407/motogp-circuito-di-silverstone.html  
http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/405403/motogp-il-parco-chiuso.html
http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/405405/lorenzo-vincente-e-concreto.html
http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/405406/marquez-non-perde-il-sorriso.html
http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/405404/pedrosa-penso-al-titolo.html
http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/405410/rossi-non-dobbiamo-mollare-.html
http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/405413/dovizioso-sempre-al-limite.html

domenica 1 settembre 2013

Che pole!!!

Jorge Lorenzo, Marc Márquez, Cal Crutchlow
Strepitose qualifiche a Silverstone. A contendersi la pole Marc Márquez e Jorge Lorenzo, entrambi autori di un fantastico tempo con il quale hanno ha stracciato (-1.329!!!) il record del 2011 2'02.020 appartenente a Casey Stoner (chissà cosa sarebbe successo con lui in pista). Jorge e Marc non sono però gli unici ad essere scesi sotto il record, anche Crutchlow, Bradl e Pedrosa l'hanno battuto, ma i protagonisti indiscussi delle qualifiche sono stati loro. 
Lorenzo appena sceso in pista entra subito in modalità "Martillo" e dopo pochi minuti è già in testa alla classifica dei tempi. Márquez non fa aspettare molto per rispondere. Da li in poi 10 minuti di fuoco! Lorenzo attacca; Marc risponde, riuscendo ad abbassare il tempo facendo traversi paurosi:
Il maiorchino non molla e continua a migliorare, fino ad arrivare ad uno strepitoso 2'00.819! Purtroppo per lui Márquez conquista la pole con un ancor più strepitoso 2'00.691! "La verità è che sono molto contento per la pole, però ancor di più per il tempo che abbiamo fatto. I tempi sul giro sono stati molto veloci, abbiamo fatto un giro incredibile e Jorge Lorenzo ha stabilito un livello molto alto. Abbiamo fatto un giro veloce migliore di quello che pensassi, non mi aspettavo di girare in questi tempi. Domani sarà una gara dura e dovremo stare attenti, perché credo che il rivale più forte sia Jorge. Tenteremo di fare una buona partenza e vedremo se potremo stare con lui". 
Al Campione del Mondo resta solo la delusione e la consapevolezza di aver fatto uno dei suoi migliori giri in carriera, che però non è stato sufficiente per fare la pole: "non è fantastico, perché non abbiamo fatto la pole position. Sono rimasto sorpreso per il miglioramento del ritmo sul giro nel giro di qualifica, è stato un grande salto, quasi un secondo e mezzo. Quando ho visto il mio tempo sul giro sulla mia moto ho pensato di aver fatto la pole; ma quando ho visto la classifica e ho visto P2, sono rimasto deluso perché ho messo tutto il mio impegno in quel giro, ma non è stato abbastanza. Il passo di gara è buono, ma dobbiamo vedere dove sono gli altri domani".
Terzo in griglia Cal Crutchlow, che in mattinata è stato autore di due cadute (distruggendo la prima moto e cadendo poi anche con la seconda), che fortunatamente non gli hanno causato conseguenze.
Quarto Stefan Bradl. Quinto Dani Pedrosa, qualifiche difficoltose per lui: "oggi abbiamo migliorato il ritmo e abbiamo tratto alcune conclusioni positive dalle prove, però nella sessione cronometrata non siamo andati del tutto bene. Ho commesso un paio di errori e non ho potuto ottenere una posizione migliore. Partiremo quinti, quindi l'importante per domani è concentrarci per finire di configurare la messa a punto della moto, sforzandoci al massimo nel fare una gran partenza e  completare una buona gara". 
Sesto posto per Valentino Rossi: "non sono così felice per il distacco da Lorenzo e Marquez, hanno fatto un lavoro fantastico, ma io sono contento della seconda fila. E' molto importante e migliore della terza fila. Il mio tempo sul giro è abbastanza veloce, ma soprattutto sono abbastanza soddisfatto di oggi perché abbiamo migliorato il setting della moto questo pomeriggio e sono molto più costante con ritmo. Posso mantenere un buon ritmo, che è importante per il domani. Ora dobbiamo cercare di fare un altro passo, ho due o tre curve dove io non sono così forte e soffro su alcuni dossi. Domani cercheremo di migliorare". http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/405301/rossi-quei-due-fanno-paura.html?$p=autoplay$i=1$n=1$ck=YXV0b3N3aXRjaCwxLDAsMTAsMjAwLDQwNTI5MCxtb3RvZ3AsLA__ 
7° Andrea Dovizioso, soddisfatto per il tempo ottenuto, che però avverte di un calo delle gomme che dovrebbe verificarsi domani intorno al 6° giro: http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/405300/dovizioso-non-c-e-il-passo.html 
Paura nelle FP4 per Aleix Espargarò che cadendo ha preso un brutto colpo al collo e si è fratturato il mignolo della mano sinistra:

Questi gli appuntamenti per domani (in diretta su Italia1):
Moto2    WUP   10:00 - 10:20
MotoGP WUP   10:30 - 10:50
Moto3    WUP   11:00 - 11:20

Moto2    RAC   12:20
MotoGP RAC   14:00
Moto3    RAC   15:30
 
 

giovedì 29 agosto 2013

Cinquina per Márquez

Dani Pedrosa, Marc Márquez, Jorge Lorenzo
Nulla è cambiato sul podio di Brno. Stessi piloti, stesse posizioni della scorsa gara. 
Marc Márquez continua a dettar legge. Il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, vincitore qui lo scorso anno, sbaglia strategia ed è costretto ad occupare per l'ennesima volta il secondo gradino del podio. "Oggi in generale, sono molto contento, perché dopo tutti i problemi con la mia lesione e i dubbi nelle ultime gare, oggi abbiamo fatto un gran passo avanti a livello di preparazione mentale. Siamo stati molto più preparati per vincere qui, pur non essendo al 100%. Sfortunatamente, la strategia non è stata la migliore. Ho avuto problemi durante tutta la gara per sorpassare, perché non potevo frenare velocemente e sono stato sempre terzo. Credo che il mio attacco nel finale sia stato in ritardo di un giro. Se avessi passato Jorge (Lorenzo) un giro prima, avrei avuto più opzioni per lottare per la vittoria. Tuttavia, l'attitudine è stata buona attaccando fino alla fine e recuperando il distacco con Marc (Márquez), anche se mi è mancato quel giro per poterlo raggiungere. Dovrò tentare di nuovo. Vorrei ringraziare la squadra per il gran lavoro di questo fine settimana".  

A completare il podio, ancora una volta, è Jorge Lorenzo autore di una grande gara, iniziata nel migliore dei modi: con una strepitosa partenza dalla quinta posizione in griglia. Il Campione del Mondo tenta la fuga, ma è inutile visto lo strapotere Honda. Al parco chiuso si nota la delusione sul suo volto, ha dato il massimo, ma non è bastato. "Penso di aver fatto la migliore partenza di tutta la mia carriera in MotoGP, ho guadagnato 4 posizioni e al primo giro ero veramente veloce (1.003 secondi di vantaggio sul 2°, Marc!). Alla fine non ho potuto mantenere il vantaggio e poco a poco mi hanno ripreso. Soprattutto in frenata e in rettilineo erano più veloci di me, quindi non ho potuto fare molto di più. Ero un po' nervoso quando è venuta fuori la bandiera bianca, perché è davvero pericoloso correre con gomme slick su piccole pozzanghere, ma per fortuna non è successo, così abbiamo potuto terminare in condizioni di asciutto. Infine, quando Dani mi ha superato era troppo distante per reagire, non avevo la gomma posteriore o la condizione fisica dopo aver spinto molto tutta la gara. Il campionato non è ancora perduto, ma ora è diventato molto difficile. Abbiamo bisogno di pochi decimi per vincere la gara, quindi dobbiamo pregare per questo a Silverstone!".  http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/404545/motogp-a-brno-la-partenza.html  In casa Yamaha, chiaramente, sono in difficoltà e si attende con ansia l'arrivo del cambio seamless, che si spera riesca a migliorare la situazione.

Nel frattempo in casa Honda si continua a gioire e ad incrementare il vantaggio in classifica. Il leader Marc Márquez è ora a 213 punti e riesce a vincere anche in un circuito come Brno che lui stesso definisce: "uno dei più difficili del mondiale in cui Yamaha lavora e che prepara sempre molto bene". Il ventenne di Cervera questa volta non si aspettava la vittoria: "sono molto contento. Prima di venire in questo circuito non mi apettavo questa vittoria, perché Jorge (Lorenzo) e Valentino (Rossi) avevano fatto un test qui e Dani (Pedrosa) è sempre stato molto veloce e ha vinto l'anno scorso. Questo è un tracciato completamente differente da quelli che abbiamo visitato ultimamente e la verità è che questi 25 punti hanno una sapore un po' differente da quelli di, ad esempio, Indianápolis. E' stata una vittoria molto combattuta e mi sono divertito molto. La lotta con Jorge è stata molto bella e siamo molto contenti di questo trionfo. Grazie mille a tutta la squadra!". http://www.video.mediaset.it/video/motogp/motogp/404546/marquez-lorenzo-che-lotta.html Con questa Marc arriva a 4 vittorie consecutive, 5 stagionali. Se il rookie riesce a vincere anche sui circuiti in cui credeva di avere difficoltà, potrebbe riuscire nell'impresa, che non gli è riuscita in Moto2 (a causa di un infortunio all'occhio destro a Sepang che gli ha fatto saltare 2 gare), di vincere il titolo al debutto. Però attenzione a darlo già vincente, il mondiale si vince a fine stagione o quando lo dice la matematica e i sui avversari non mollano e sono ancora molto vicini. Il compagno di team Pedrosa è a soli 26 punti (187) e mai dare per vinto Lorenzo, Yamaha permettendo, a 44 punti (169). Per il Campione del Mondo in carica la lotta al titolo si è fatta difficile, ma non impossibile. Tutto può ancora succedere. Appuntamento a Silverstone questo week end. 


 

mercoledì 28 agosto 2013

Nessuno spagnolo sul podio

Takaaki Nakagami, Mika Kallio, Thomas Luthi
Nessuno spagnolo sul podio di Brno nella Moto2. A spuntarla è un ritrovato Mika Kallio. 
"La mia ultima vittoria fu 5 anni fa a Donington, quindi è da tanto tempo che non vincevo. E' difficile da spiegare come ti fa sentire vincere di nuovo. Anche se non lo mostro esternamente, internamente è stata una grande emozione, specialmente all'ultimo giro quando ho capito che potevo vincere. E' stata una gara dura, ma sapevo che se fossi riuscito ad arrivare davanti, non commettendo errori negli ultimi due giri, poi avrei vinto ed è quello che ho fatto. Uscendo dall'ultima curva potevo vedere la bandiera a scacchi e ho pensato: "ce l'ho fatta!". E' stata una bella sensazione. Il team ha lavorato duramente tutta la stagione, tutto ci è tornato indietro questo weekend e la gara è andata esattamente secondo i piani. Non potrebbe essere meglio di così".
Sul secondo gradino del podio il poleman Takaaki Nakagami: "sicuramente sono un po' dispiaciuto di non aver vinto. Ieri in qualifica avevo un buon feeling sulla moto, ma oggi sono cambiate le condizioni rispetto a ieri e il feeling è completamente differente. Questa mattina nel wup non avevo un feeling abbastanza buono e neanche in gara. E' difficile andare via. Ho cercato di stare dietro per gestire le gomme, ma ok, è un altro podio e questo è buono. Dovremo sicuramente un po' migliorare, questa gara ero un po' al limite, ma sono abbastanza contento della seconda posizione". 
Terzo Thomas Luthi: "è stata sicuramente una bella gara. Insomma tutto il fine settimana è stato un buono stimolo per me stesso. Quindi sapevo che in gara, pur partendo 8°, avrei potuto essere veloce e circa a metà ero abbastanza veloce, quindi ho potuto sorpassare in frenata, forse avrei potuto andare un po' più veloce. Poi a cinque giri dalla fine ho provato ad allungare, ma Mika è riuscito ad andare un pochino più veloce ed io ero un po' al limite, specialmente nell'ultima chicane, dove ho infine perso, contro Nakagami, la seconda posizione. Comunque sono contento è stata una buona gara". 
4° Pol Espargarò, 5° Johann Zarco, 6° Nico Terol, 7° Tito Rabat, 8° Scott Redding, 9° Simone Corsi, 10° Jordi Torres. 
Grande paura al 17° giro: hight side per Mike Di Meglio che, rimanendo in pista, viene travolto da Alberto Moncayo, mentre la sua moto va a centrare Marcel Schrotter, che cade. Di Meglio riporta una frattura composta dell'osso sacro che richiederà una trentina di giorni di assoluto riposo per recuperare. Il pilota è già rientrato in Francia e presto si avranno ulteriori notizie sui tempi di recupero. Moncayo e Schrotter sono ok.
Da registrare anche altre cadute nel corso della gara. Come quella di Sandro Cortese, mentre era 11°, che gli ha procurato la frattura dell'ulna del braccio destro, già operata con successo lunedì. Il pilota rientrerà a Silverstone.

Foto postata da Sandro Cortese in cui si vede il risultato dell'intervento
La gara e il parco chiuso:

martedì 27 agosto 2013

Salom vince contro il dolore


Maverick Viñales, Luis Salom, Jonas Folger
Gara incerta fino alla fine in Moto3. A tagliare per primo il traguardo è Luis Salom. Il leader del Mondiale batte gli avversari, ma soprattutto il dolore al piede fratturato. Nell'incidente ad Indianapolis ha infatti riportato la lesione del tallone del piede sinistro e qualche problema ai legamenti. Nonostante tutto è riuscito a correre e a fare una gran gara. Questa volta però, non è stato infiltrato: "non mi hanno infiltrato perché li passa un nervo che mi lascia il piede addormentato, però se non mi fossi fatto infiltrare non sarei riuscito a correre ad Indianapolis". Sulla gara di Brno dice: "avevo abbastanza dolore sulla moto, però dovevo concentrarmi e pensare alla gara, che era l'importante. La gara è stata complicata, però è finita bene. Potevo finire quinto o vincerla, cosí ho tentato di stare tranquillo e all'ultimo ho fatto il giro veloce. Credo che abbiamo fatto un buon lavoro. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno appoggiato questa settimana, la mia famiglia, il mio manager, tutta la squadra che mi sta dietro e soprattutto i dottori. Grazie. Senza il loro appoggio non avrei corso, perché se aveste visto il piede tornando da Indianapolis...ora stava bene e riuscivo ad infilarmi lo stivale". Per quanto riguarda le modifiche apportate alla moto per aiutarlo a guidare: "ho dovuto mettere la leva molto più alta, perché se no dovevo piegare il piede verso il basso, che è il movimento che mi procurava più dolore. Tutto quello che avevo recuperato durante la settimana l'ho perso il venerdì e il sabato, così che il piede non ha recuperato, è uguale, un po' sgonfio però il dolore è li". C'era la possibilità che Salom si facesse operare prima di Silverstone (30/8-1/9), ma ha comunicato, tramite Twitter, che vedrà come si evolverà la situazione della lesione e, se non migliorerà, la settimana prossima si farà operare.
Sul secondo gradino del podio è salito il suo rivale al titolo Maverick Viñales, il cui svantaggio da Salom è di solo 14 punti (208 Salom, 194 Viñales). Viñales ha saputo approfittare della bagarre all'ultimo giro tra i due Alex (Márquez, Rins) che lo precedevano. "Ho fatto una gara abbastanza buona, però sono un po' deluso perché nel finale non ci siamo aiutati per prendere Salom. Però sono contento, perché abbiamo fatto una gran gara".
L'altro che è riuscito ad approfittare della bagarre è Jonas Folger, che conquista così il terzo gradino del podio: "abbiamo combattuto molto durante la gara, ma alla fine abbiamo spinto veramente forte e abbiamo trovato un buon setting. E' veramente bello ritornare sul podio, perché eravamo forti la scorsa stagione". 
4° posto per Alex Rins: "è stata una gara difficile, cosa che già sapevamo. Sia io che la squadra abbiamo lavorato molto bene tutto il fine settimana per arrivare in buone condizioni alla gara. Qui a Brno è molto difficile mettersi davanti e tentare di ridurre il gruppo, già che è un circuito che ha molti rettilinei. Alla fine, negli ultimi due giri, ci sono stati sorpassi e lotta per le prime posizioni e siamo finiti quarti. Abbiamo lavorato molto bene ed è stato un peccato non concretizzare con un podio, però ci proveremo di nuovo a Silverstone, già che siamo sulla buona strada". 
Quinto posto per Alex Márquez, che si avvicina sempre di più alla prima vittoria nel mondiale che ancora gli sfugge: "sono abbastanza contento. Nel warm up abbiamo avuto qualche problema alla moto che non mi permetteva di guidare comodo, però per la gara abbiamo potuto risolverlo. Durante la gara, dal principio sono stato davanti ed ho potuto lottare con i piloti in testa; questo è molto importante in un circuito cosí, perché si impara molto. Alla fine sapevamo che poteva succedere di tutto e ci è mancata un po' di esperienza nell'approccio agli ultimi giri. Credo che ho sbagliato a passare primo sul traguardo ad inizio ultimo giro, perché poi mi hanno superato. Sono arrivato secondo alla salita e quello è il momento in cui c'è stata un po' di confusione. Mi ha passato Maverick (Viñales), anche Álex (Rins) e dopo Jonas (Folger) nella frenata. E' stato un po' strano, però sono contento perché abbiamo lottato, abbiamo dato tutto e questo è l'importante per proseguire migliorando".



Capitolo italiani: 1° dei nostri e 10° al traguardo Niccolò Antonelli: "non male, sono abbastanza soddisfatto. Nel corso della gara mi sono reso conto che avrei potuto lottare anche per una posizione migliore, ma ho preferito non rischiare. Era troppo importante portare a casa punti e terminare la gara e così ho preferito adottare una condotta di gara più prudente, che possa trasmettere a tutti noi maggior fiducia per le prossime gare". 
12° Alessandro Tonucci, autore di un buon week end. 18° Romano Fenati, 20° Matteo Ferrari, 26° Andrea Migno, 28° Francesco Bagnaia. Caduto invece Lorenzo Baldassarri, che era già stato in ospedale (per accertamenti) dopo una caduta durante le prove. Per fortuna niente di grave per lui.

Gara completa e interviste al parco chiuso: