giovedì 28 febbraio 2013

Miglioriamo i soccorsi in pista!


Si parla tanto del gesto di Marco Melandri durante Gara1, prima gara della stagione 2013 Superbike.
Come potete vedere in questo video: http://www.video.mediaset.it/video/superbike/clip/375022/checa-centra-melandri.html, il pilota BMW nel corso della gara viene centrato dal pilota Ducati Carlos Checa, che va lungo ad una curva, non potendo evitare di entrare in  rotta di collisione con l'avversario.
Melandri, nonostante la botta presa, vedendo il collega a terra corre in suo soccorso.
All'arrivo dei soccorsi, Melandri ha dovuto prendersela con i soccorritori per il trattamento riservato a Checa. Marco dichiara: "mi hanno fatto venire qua al centro medico senza motivo che sto bene, quando mi sono dovuto arrabbiare perché trattavano Carlos come un pezzo di plastica, era li che non parlava, l'hanno tirato sulla barella come se fosse un pezzo di plastica". Ma sai cos'ha Carlos? "No, respirava, batteva gli occhi, però è ridicolo un trattamento del genere!" http://www.video.mediaset.it/video/superbike/clip/375020/melandri-out-si-arrabbia.html 
Purtroppo non è la prima volta che una cosa del genere accade. Era già capitato nel Motomondiale in occasione di incidenti più o meno gravi. Lo scorso agosto, durante il primo turno di libere ad Indianapolis, Héctor Barberà dopo una brutta caduta fu trattato così: 


Il pilota spagnolo rientrava in quel week end, dopo essere stato fermo per la frattura a tibia e perone rimediata un mese prima. Nella caduta ha riportato la frattura della quinta, sesta e ottava vertebra cervicale. I soccorritori di Indy non hanno rispettato in alcun modo la prassi e le modalità di primo soccorso. Il pilota non è stato in alcun modo immobilizzato sulla barella “spinale” prima di essere spostato e addirittura preso “di peso” per braccia e gambe da due “responsabili” del tracciato per essere spostato dal luogo della caduta. Un comportamento di una gravità inaudita che avrebbe potuto causare lesioni permanenti nel caso Barberà avesse subito un urto più volento.
Questo non è l'unico caso, in altri incidenti, purtroppo mortali, le cose sono andate anche peggio!
Ad esempio nel caso dell'incidente di Marco Simoncelli. Un addetto del 118, nei giorni successivi all'incidente scriveva la seguente lettera: "ho notato che Marco viene trasportato su una barella a "cucchiaia", da alcuni soccorritori, in maniera non adeguata. Innanzitutto, in un incidente del genere, l'autoambulanza doveva entrare in pista e Marco doveva essere assistito secondo il protocollo: il medico valutava la condizione e andava spostato con tutte le cure del caso. Con questo intendo che doveva essere applicato il collare, adagiato su una barella "spinale", immobilizzato con i "cunei" in dotazione e "ragnato" (fissato) dopo andava caricato sulla barella e di conseguenza sull’ambulanza. Non voglio dire che questo gli avrebbe salvato la vita, non ho la presunzione ne l’autorità per farlo…è probabile che con le lesioni che aveva riportato ogni accorgimento era inutile, comunque ripeto, non sono io a doverlo giudicare, quello che posso affermare con sicurezza è che il metodo che è stato usato per spostare Marco è inadeguato e lesivo. Personalmente non porterei nemmeno un sacco di patate a quel modo. Sarebbe opportuno che l’organizzazione dei soccorsi nelle corse fosse un attimo riguardata.
Con questo non voglio alimentare inutili polemiche, ma far riflettere per il futuro che non vengano commessi simili errori. Un soccorso fatto ad un traumatizzato in quel modo, può aggravare gravemente le condizioni fisiche procurandogli la paralisi o perfino la morte”.
Questo accadeva nel 2011, nel 2010 il soccorso di Tomizawa fu altrettanto scandaloso! 
Dopo questi episodi si sollevano sempre polemiche sui soccorsi, su quello che si potrebbe fare per migliorarli, ma alla fine non si impara mai niente! Era stata introdotta un'equipe medica specializzata per il primo soccorso in pista, ma nel caso di Barberà non si è presentata.
Tornando al caso Melandri-Checa. Molti si sono sorpresi del gesto di Marco, che è stato il primo ad accertarsi delle condizioni di Carlos; quando invece bisognerebbe soffermarsi su quello che ha dichiarato dopo riguardo ai soccorsi.
Non sto dicendo che Melandri non abbia fatto un bel gesto, anzi, è stato bello vederlo preoccuparsi dell'avversario nonostante questo lo abbia steso; però bisognerebbe considerare che il suo gesto dovrebbe essere la normalità! Se vedo un collega a terra, mi preoccupo e vado a verificare le sue condizioni. La cosa allucinante è che al giorno d'oggi la gente si stupisca di un gesto, che dovrebbe essere normale e trova consuetudine altre cose che normali non sono. 
La cosa non normale, per l'ennesima volta, è il comportamento dei soccorritori che dovrebbero avere una maggiore preparazione sul primo soccorso e una maggior professionalità! Melandri ha fatto bene a denunciare l'accaduto; però, non essendo la prima volta che capita, sarebbe ora di preparare al meglio i soccorritori! Queste persone si devono rendere conto che un loro gesto sbagliato può rovinare la vita o addirittura uccidere il pilota che stanno soccorrendo!


Molto interessante questo articolo in cui si spiega la differenza tra soccorritori e commissari:
La domanda che mi pongo a questo punto è: se i soccorritori, come giusto, sono medici...come possono commettere certi errori?

sabato 23 febbraio 2013

Basta con questi confronti!


Aspettando la prima gara della stagione Superbike, mi è capitato di leggere questo articolo: http://www.riders-online.it/?p=9641
Posso capire che ci sia la curiosità di fare un confronto dei tempi dei 2 campionati, ma bisogna sempre considerare alcuni aspetti. Innanzi tutto si tratta di moto completamente differenti. Poi bisogna verificare le condizioni in cui sono stati registrati quei tempi. Come sappiamo i 2 campionati si corrono in periodi completamente diversi. La SBK si corre adesso, quindi in piena estate; mentre la MotoGP a fine inverno/inizio primavera. Di conseguenza le condizioni climatiche sono completamente diverse, a favore della SBK. Bisogna anche considerare che da quest'anno il circuito è stato riasfaltato, con conseguente abbassamento dei tempi. Inoltre c'è la questione delle gomme, anch'esse completamente differenti.
Nell'articolo ci si chiede come possa la Ducati Panigale 1199 andare più veloce della Ducati Desmosedici GP12, non facendone "questione di piloti, perché in questo contesto non c’entrano", ma "una riflessione tecnica, di regolamenti, di concezione di differenza fra una moto derivata dalla serie e un prototipo e di qualcosa che non quadra nell'amata Casa di Borgo Panigale".
Chiaramente la Ducati Desmosedici ha dei problemi tecnici.
Però per quanto si voglia fare una riflessione tecnica, il pilota non si può escludere! Il feeling pilota-moto è importantissimo! Come ben sappiamo i piloti MotoGP non avevano feeling con quella moto. Quindi per avere un confronto significativo bisognerebbe far provare entrambe le moto allo stesso pilota, nelle stesse condizioni. Cosa praticamente impossibile.
Quindi basta con questi paragoni!

venerdì 22 febbraio 2013

Jorge Lorenzo per Categoria

Jorge Lorenzo e Fabio Regazzi (fondatore di CATEGORIA®)
Il 20 Febbraio, nell'Hotel Four Seasons di Milano, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo sponsor di Jorge Lorenzo, CATEGORIA®. Trattasi dell'unica sigaretta elettronica approvata dalla LIAF (Lega Italiana Anti Fumo) ed è anche l'unica sigaretta elettronica al mondo a vantare uno studio clinico sugli effetti dell'utilizzo prolungato del prodotto. Lo studio, pubblicato dalla rivista internazionale BMC-Public Health, è stato condotto dal team del Professor Riccardo Polosa, illustre pneumologo dell'Università di Catania. I medici del suo team hanno seguito un campione di 40 fumatori abituali a cui è stato proposto di sperimentare la sigaretta elettronica Categoria per un periodo di 6 mesi. I risultati ottenuti sono stati estremamente positivi, con il 55% dei partecipanti che riducevano o smettevano del tutto il consumo di sigarette di tabacco. 
"Un risultato impensabile fino ad oggi con i tradizionali presidi anti-fumo" dichiara il Professor Polosa. In conferenza stampa il Prof. Polosa ha anche commentato la posizione dell'Istituto Superiore di Sanità, affermando: "condivido in pieno il contenuto del documento dell'ISS che conferma come la sigaretta elettronica non sia nociva", anche se si mantiene prudente circa la sua efficacia in attesa di dati e risultati definitivi.
Jorge Lorenzo risponde alle domande dei giornalisti
Il Campione del Mondo MotoGP ha presenziato all'evento dicendosi molto felice di poter dare il suo contributo a questa causa. Lorenzo è sempre molto attento ai temi riguardanti la salute e spera così di aiutare numerose persone nella battaglia contro il fumo. Prima di accettare questa collaborazione il Campione Yamaha si è chiaramente informato ed ha testato il prodotto (quello senza nicotina) anche se ha dichiarato di non aver mai fumato o provato a fumare
L'azienda Categoria, fondata da Fabio Regazzi nel 2008, il quale ha raccontato che la sua idea deriva da un'esperienza personale, sarà presente su 2 moto in MotoGP (Team Yamaha e Forward) e su 4 moto della categoria Moto2 (Team Forward). 
Al termine della conferenza Lorenzo si è concesso alle domande dei giornalisti ed ha dedicato qualche attenzione ai suoi fan.
Per chi fosse interessato i prodotti CATEGORIA® sono in vendita in tutta Italia nelle farmacie, parafarmacie e tabaccherie.
Per trovare il punto vendita più vicino, digitate il vostro CAP nell'apposita sezione del sito: 
Per ulteriori informazioni:  http://www.categoriacigarette.com/