Si parla tanto del gesto di Marco Melandri durante Gara1, prima gara della stagione 2013 Superbike.
Come potete vedere in questo video: http://www.video.mediaset.it/video/superbike/clip/375022/checa-centra-melandri.html, il pilota BMW nel corso della gara viene centrato dal pilota Ducati Carlos Checa, che va lungo ad una curva, non potendo evitare di entrare in rotta di collisione con l'avversario.
Melandri, nonostante la botta presa, vedendo il collega a terra corre in suo soccorso.
All'arrivo dei soccorsi, Melandri ha dovuto prendersela con i soccorritori per il trattamento riservato a Checa. Marco dichiara: "mi hanno fatto venire qua al centro medico senza motivo che sto bene, quando mi sono dovuto arrabbiare perché trattavano Carlos come un pezzo di plastica, era li che non parlava, l'hanno tirato sulla barella come se fosse un pezzo di plastica". Ma sai cos'ha Carlos? "No, respirava, batteva gli occhi, però è ridicolo un trattamento del genere!" http://www.video.mediaset.it/video/superbike/clip/375020/melandri-out-si-arrabbia.html
Purtroppo non è la prima volta che una cosa del genere accade. Era già capitato nel Motomondiale in occasione di incidenti più o meno gravi. Lo scorso agosto, durante il primo turno di libere ad Indianapolis, Héctor Barberà dopo una brutta caduta fu trattato così:
Il pilota spagnolo rientrava in quel week end, dopo essere stato fermo per la frattura a
tibia e perone rimediata un mese prima. Nella caduta ha riportato la frattura della quinta, sesta e ottava vertebra cervicale. I soccorritori di Indy non hanno rispettato in alcun modo la prassi e le modalità di primo soccorso. Il pilota non è stato in alcun modo immobilizzato
sulla barella “spinale” prima di essere spostato e addirittura preso “di
peso” per braccia e gambe da due “responsabili” del tracciato per
essere spostato dal luogo della caduta. Un comportamento di una gravità inaudita che avrebbe potuto causare lesioni permanenti nel caso Barberà avesse subito un urto più volento.
Questo non è l'unico caso, in altri incidenti, purtroppo mortali, le cose sono andate anche peggio!
Ad esempio nel caso dell'incidente di Marco Simoncelli. Un addetto del 118, nei giorni successivi all'incidente scriveva la seguente lettera: "ho notato che Marco viene trasportato su una barella a "cucchiaia", da alcuni soccorritori, in maniera non adeguata. Innanzitutto, in un incidente del genere, l'autoambulanza doveva entrare in pista e Marco doveva essere assistito secondo il protocollo: il medico valutava la condizione e andava spostato con tutte le cure del caso. Con questo intendo che doveva essere applicato il collare, adagiato su una barella "spinale", immobilizzato con i "cunei" in dotazione e "ragnato" (fissato) dopo andava caricato sulla barella e di conseguenza
sull’ambulanza. Non voglio dire che questo gli avrebbe salvato la vita,
non ho la presunzione ne l’autorità per farlo…è probabile che con le
lesioni che aveva riportato ogni accorgimento era inutile, comunque
ripeto, non sono io a doverlo giudicare, quello che posso affermare con
sicurezza è che il metodo che è stato usato per spostare Marco è
inadeguato e lesivo. Personalmente non porterei nemmeno un sacco di
patate a quel modo. Sarebbe opportuno che l’organizzazione dei soccorsi
nelle corse fosse un attimo riguardata.
Con questo non voglio alimentare inutili polemiche, ma far riflettere per il futuro che non vengano commessi simili errori. Un soccorso fatto ad un traumatizzato in quel modo, può aggravare gravemente le condizioni fisiche procurandogli la paralisi o perfino la morte”.
Con questo non voglio alimentare inutili polemiche, ma far riflettere per il futuro che non vengano commessi simili errori. Un soccorso fatto ad un traumatizzato in quel modo, può aggravare gravemente le condizioni fisiche procurandogli la paralisi o perfino la morte”.
Questo accadeva nel 2011, nel 2010 il soccorso di Tomizawa fu altrettanto scandaloso!
Dopo questi episodi si sollevano sempre polemiche sui soccorsi, su quello che si potrebbe fare per migliorarli, ma alla fine non si impara mai niente! Era stata introdotta un'equipe medica specializzata per il primo soccorso in pista, ma nel caso di Barberà non si è presentata.
Tornando al caso Melandri-Checa. Molti si sono sorpresi del gesto di Marco, che è stato il primo ad accertarsi delle condizioni di Carlos; quando invece bisognerebbe soffermarsi su quello che ha dichiarato dopo riguardo ai soccorsi.
Non sto dicendo che Melandri non abbia fatto un bel gesto, anzi, è stato bello vederlo preoccuparsi dell'avversario nonostante questo lo abbia steso; però bisognerebbe considerare che il suo gesto
dovrebbe essere la normalità! Se vedo un collega a terra, mi preoccupo e
vado a verificare le sue condizioni. La cosa allucinante è che al giorno d'oggi la gente si stupisca di un gesto, che dovrebbe essere normale e trova consuetudine altre cose che normali non sono.
La cosa non normale, per
l'ennesima volta, è il comportamento dei soccorritori
che dovrebbero avere una maggiore preparazione sul primo soccorso e una
maggior professionalità! Melandri ha fatto bene a denunciare
l'accaduto; però, non essendo la prima volta che capita, sarebbe ora di
preparare al meglio i soccorritori! Queste persone si devono rendere conto che un loro gesto sbagliato può rovinare la vita o addirittura uccidere il pilota che stanno soccorrendo!
Molto interessante questo articolo in cui si spiega la differenza tra soccorritori e commissari:
La domanda che mi pongo a questo punto è: se i soccorritori, come giusto, sono medici...come possono commettere certi errori?
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