![]() |
Andrea Dovizioso al parco chiuso dopo il 2° posto ottenuto in Qatar |
Andrea è uno di quei piloti che vengono spesso sottovalutati. Nonostante abbia moltissima esperienza e corra in MotoGP da anni, viene poco considerato. Il motivo è perché è poco mediatico. Infatti è sempre molto pacato; corretto; educato; umile; solidale; partecipa spesso ad eventi di beneficenza ed anche un buon padre di Sara, nata il 14/12/2009. Non uno showman insomma! Anche se i media lo considerano raramente, lui fa comunque un gran lavoro. E' bello vedere che la Ducati si sia fidata di lui e gli abbia affidato parte dello sviluppo della nuova moto, ben sapendo che i risultati non sarebbero arrivati immediatamente, ma che ci sarebbe voluta pazienza, che al Dovi non manca. La sua grande passione per le moto e la sua buona capacità di spiegare la tecnica lo rende la persona ideale per questo tipo di lavoro. Oltre chiaramente alle sue doti di pilota. Uno dei suoi punti di forza, per quanto riguarda lo stile di guida, è sempre stato la staccata. In questi anni abbiamo potuto notare anche la sua capacità di adattamento a moto con caratteristiche diverse.
Uno dei tratti distintivi del suo carattere è che è una persona molto riflessiva, insomma pensa molto, a volte forse troppo e può essere questo che talvolta gli impedisce di usare quel pizzico di follia che servirebbe in alcune occasioni. Però, alcune volte, questo può essere un punto di forza che gli fa evitare di correre alcuni rischi inutili.
Viene spesso criticato perché non è ancora riuscito ad ottenere il titolo della MotoGP, come se fosse facile conquistarlo. Una cosa che sottolinea spesso anche lui, è che il livello del campionato in questi anni si è alzato sempre di più e che quindi è difficilissimo vincere il titolo. La gente purtroppo questo non riesce a capirlo.
![]() |
GP del Mugello 2015 |
Dovizioso divenne campione nazionale nel 2000 e l'anno successivo conquistò il Campionato Europeo Velocità nella categoria 125 cm³. Nel 2001, debuttò nel motomondiale, correndo il gran premio del Mugello nella classe 125, ma fu costretto a ritirarsi. Il suo esordio mondiale vero e proprio risale al 2002, in sella ad una Honda 125cc del team Scot Racing di Cirano
Mularoni. In quell'anno corse 16 gran premi ottenendo 42 punti, terminando 16°. Nel 2003 chiuse la stagione al quinto posto in classifica generale. Riuscì anche ad ottenere la prima pole position della sua carriera, in Francia. Il 2004 è stato un anno ricco di emozioni: ha ottenuto 5
vittorie, 11 podi in totale e 8 pole position, che lo hanno portato alla conquista del
titolo mondiale nella classe 125cc. L'anno successivo, sempre con la stessa squadra, passò di
categoria. Nei suoi tre anni in 250cc ha ottenuto 4 successi ed è arrivato due volte
secondo ed una volta terzo in classifica generale. Parlando della sua esperienza disse: "sono risultati
importanti, ma non sono totalmente soddisfatto, perchè il mio obiettivo
era la conquista del titolo anche in 250cc, prima del passaggio in
MotoGP. In ogni caso nel 2007 sono andato molto forte come confermano i
tempi sul giro realizzati in ogni pista e di questo sono sicuramente
soddisfatto".
Nel 2008 passò in MotoGP: "coronando così uno dei miei
obiettivi
da quando ho iniziato a correre. E' stata una stagione di grandi gioie,
ma anche di sofferenze: la voglia di fare bene era tantissima; ma la
poca esperienza ed un pacchetto non troppo competitivo a disposizione del
mio team satellite, mi hanno un po' limitato. In ogni caso, con un
lavoro metodico e approfondito siamo spesso riusciti a sopperire a
queste mancanze, cogliendo anche risultati importanti.
Come al debutto in Qatar, dove ho chiuso quarto, dopo un'avvincente
sfida con Valentino Rossi. Proprio il sorpasso nel giro finale a
Valentino, è stato uno dei più belli e importanti della stagione; perchè
riuscire a battere il pilota considerato come il riferimento della
MotoGP mi ha dato coraggio e credito. Della mia prima stagione nella
massima cilindrata ricordo con piacere anche le gare a Barcellona e in
Malesia. Al Montmelò, una pista dove in passato ho anche conquistato la
mia prima vittoria in 250, ho lottato per tutta la gara con Rossi e
Stoner per il podio, finendo poi nuovamente quarto, mentre a Sepang sono
riuscito a conquistare il terzo posto, centrando così uno
degli obiettivi che mi ero posto a inizio stagione. Un podio
importantissimo, che ho voluto dedicare al team Scot, la squadra che mi
ha portato nel 2002 al mondiale 125, mi ha permesso di conquistare il
titolo della
ottavo di litro nel 2004 e con la quale ho poi corso in 250 e in MotoGP.
Una vera e propria famiglia, che non dimenticherò mai nemmeno oggi che
ho potuto coronare un altro sogno: diventare pilota ufficiale del team
Repsol Honda.
Ho vissuto tre anni nel box HRC, con emozioni intense, positive e
negative. Nel 2009 è arrivata la mia prima vittoria in MotoGP, a
Donington, nel GP di Gran Bretagna, su una pista resa viscida e
difficilissima dalla pioggia, ma la stagione migliore è stata senza
dubbio l'ultima, nella quale ho conquistato il terzo posto assoluto in
classifica generale, salendo sette volte sul podio. Sono stati tre anni
intensi, nei quali ho capito cosa significa lavorare in un team
ufficiale: una grande responsabilità, un onore, ma anche tanti oneri da
dover gestire nel migliore dei modi. Ho inoltre imparato a lavorare
insieme agli ingegneri e ai tecnici per lo sviluppo della moto,
centrando l'obiettivo di essere costantemente nelle prime posizioni.
Adesso manca l'ultimo passo...
Ma dopo tanti anni con la Honda, mi sembrava che fosse giunto il momento
per una nuova sfida con la Yamaha, in sella alla M1 del team Tech 3 di
Hervè Poncharal.
Il 2012 è stato un anno molto importante per me, cambiare moto dopo 10 anni è comunque una bella sfida perché ogni casa motociclistica ha una propria filosofia. Inoltre andare in un team satellite e ottenere ottimi risultati con una moto non ufficiale, è stata per me una conferma che l'esperienza fatta nei 10 anni precedenti è stata molto importante. I 7 podi della stagione 2011, mi hanno permesso di entrare a far parte di un progetto importante come quello Ducati. Saranno 2 anni molto difficili, ma è un progetto a lungo termine dove ho la possibilità di essere a capo dello sviluppo della moto con l'unico obiettivo di tornare al top!"
Così parlava Andrea in procinto di trasferirsi alla casa di Borgo Panigale. Siamo alla fine del 2012 ed il suo palmares nella massima categoria prevede un 5°, 6°, 5° e 3° posto con la Honda ed un 4° posto con Yamaha, miglior piazzamento per un pilota non ufficiale nel 2012. Dovizioso ritorna in un team ufficiale nel 2013, con l’obiettivo di
portare la Desmosedici ad un buon livello di competitività entro la fine
della stagione, ma la stagione si rivelerà molto difficile ed i suoi
migliori risultati saranno un quarto posto in Francia e due partenze in
prima fila a Le Mans ed al Mugello. Chiuderà la sua prima stagione in rosso all'8° posto. Le cose cominciarono a girare per il verso giusto nel 2014. L'arrivo
di Luigi Dall'Igna, come Direttore Tecnico Ducati Corse, ha dato nuova
linfa a tutta la squadra e Dovizioso ha potuto dare il meglio di sé. Ottenendo
alcune delle sue prestazioni migliori, due podi ad Austin e Assen e la pole
position in Giappone, risultati che hanno contribuito ad un ottimo
quinto posto finale. Nel 2015 Dovi iniziò la stagione con 3 secondi posti
consecutivi, sfiorando il successo nella gara di apertura in Qatar, dove
partì in pole position. Successivamente salì sul podio anche a Le Mans ed
a Silverstone. Chiuse la stagione con il settimo posto nella
classifica piloti.
![]() |
Donington 2009: la prima vittoria |
Il 2012 è stato un anno molto importante per me, cambiare moto dopo 10 anni è comunque una bella sfida perché ogni casa motociclistica ha una propria filosofia. Inoltre andare in un team satellite e ottenere ottimi risultati con una moto non ufficiale, è stata per me una conferma che l'esperienza fatta nei 10 anni precedenti è stata molto importante. I 7 podi della stagione 2011, mi hanno permesso di entrare a far parte di un progetto importante come quello Ducati. Saranno 2 anni molto difficili, ma è un progetto a lungo termine dove ho la possibilità di essere a capo dello sviluppo della moto con l'unico obiettivo di tornare al top!"
![]() |
GP di Spagna 2012 |
![]() |
GP del Qatar 2016 |
Arriviamo così alla stagione appena iniziata, il pilota di Forlimpopoli ha conquistato un ottimo 2° posto in Qatar, mostrando una buona competitività della Ducati Desmosedici GP16 ed ottimismo per la stagione. Vedremo come proseguirà il campionato, intanto gli facciamo tantissimi auguri per il suo 30° compleanno!
![]() |
Dovizioso e il suo Team festeggiano il 2° posto nel GP del Qatar 2016 |
Alcuni scatti di Dovizioso bambino
Dovizioso ed il Motocross, qui con Tony Cairoli
Stagione 2011: Misano e sul podio del GP d'Australia con Marco Simoncelli e Casey Stoner
Dovizioso per RideForLife: a sinistra edizione 2011, a destra 2015
![]() |
Sic Day 2015 |
![]() |
Dovizioso con sua figlia Sara |
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Dovizioso
http://www.ducati.it/racing/motogp/andrea_dovizioso/index.do
Intervista in cui parla anche della paternità:
http://www.andreadovizioso.com/cms_ad/public/doc/01-26motosprint.pdf
Video creato dai fans per festeggiare Dovi:
https://www.youtube.com/watch?v=Ilrh8PwoG7U
https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Dovizioso
http://www.ducati.it/racing/motogp/andrea_dovizioso/index.do
Intervista in cui parla anche della paternità:
http://www.andreadovizioso.com/cms_ad/public/doc/01-26motosprint.pdf
Video creato dai fans per festeggiare Dovi:
https://www.youtube.com/watch?v=Ilrh8PwoG7U
Nessun commento:
Posta un commento