martedì 19 luglio 2016

ll Red Bull Ring è pericoloso?

The Red Bull Ring
La MotoGP in questi giorni sta girando sul nuovo circuito austriaco, inserito in calendario quest'anno: il Red Bull Ring. 
Il Red Bull Ring, precedentemente noto come Österreichring, è uno storico autodromo situato in Austria, nelle vicinanze di Spielberg bei Knittelfeld in Stiria. L'impianto, costruito nel 1969, è stato per lunghi anni inattivo. Dopo aver subito, negli anni novanta, un costoso rinnovamento; che ne aveva modificato il tracciato ed il nome, è stato riammodernato e ha ripreso l'attività dalla stagione motoristica 2011. Riaperto il 15 maggio 2011, conserva il disegno del tracciato introdotto nel 1996, quando l'autodromo fu rinominato A1-Rng. Nel 2016 il Red Bull Ring, così chiamato dal nome dello sponsor principale, torna ad ospitare un evento del Campionato del Mondo MotoGP, cosa che non accadeva dal 1997.

http://www.motogp.com/it/event/Austria

I dati del circuito:
lunghezza della pista: 4.318 km;
numero di curve: 9, 2 a sinistra e 7 a destra;
altitudine: 677 m sopra il livello del mare;
dislivello: 65 m;
massima pendenza in salita: 12 %;
massima pendenza in discesa: 9,3 %;
larghezza: 13 m;
rettilineo: 626 m;
numero di giri: 28 per la MotoGP, 25 per la Moto2 (2/3 di gara 16 giri) e 23 per la Moto3 (2/3 di gara 15 giri);
distanza totale: MotoGP 120,9 km, Moto2 108,0 km, Moto3 99,3 km.

https://www.facebook.com/officialcaseystoner/?fref=ts
Il circuito ospiterà il prossimo Gran Premio del Motomondiale; che si terrà, dopo la pausa estiva, dal 12 al 14 agosto. Tra i piloti che stanno provando il tracciato c'è anche Casey Stoner, che sui social network si è mostrato preoccupato riguardo la sicurezza della pista austriaca: "non molta via di fuga se ti schianti ad una stimata velocità di 340 km/h specialmente se è bagnato... ma ehi, questa è solo la mia opinione."
Il pensiero di tutti è tornato a quel tragico venerdì 3 giugno, in cui durante le prove libere del GP di Catalogna, condizioni simili hanno contribuito a provocare la morte di Luis Salom.
Si era parlato tanto di sicurezza dopo l'incidente, ma oggi i piloti si ritrovano a rischiare su un circuito che presenta evidenti carenze a livello di sicurezza. Come sempre si fanno grandi discorsi, ma alla fine non cambia mai nulla! Bisogna sempre aspettare che succeda qualcosa per prendere provvedimenti? 
Quella che si vede nelle immagini di Stoner è la curva 2; in cui tra l'altro, oltre alla via di fuga breve, si può notare l'assenza degli airfence. Bisogna ricordarsi che, anche se si tratta di test, si rischia la vita o di farsi male seriamente. 
Ci si chiede a questo punto: in base a cosa vengono omologati i circuiti? 
Il Red Bull Ring è stato pensato per la F1, ma le auto non hanno le stesse esigenze delle moto. Nelle auto il pilota resta protetto nell'abitacolo, nelle moto no! Inoltre nelle moto la guida è diversa, il punto di staccata è diverso e la via di fuga deve essere pensata per tutti i tipi di caduta che si possono verificare. 
Ma è evidente che, purtroppo, è da troppo tempo che chi organizza il campionato e molti di coloro che fanno parte dell'ambiente motoristico, pensano soprattutto al business e pochissimo, se non per nulla, alla sicurezza. 
Anche i piloti potrebbero impegnarsi di più, magari rifiutandosi di correre su tracciati poco sicuri; ma ci vorrebbero nomi di spicco o ancor meglio, dovrebbero far fronte comune...perché, come si dice: l'unione fa la forza! Inoltre i piloti sono i protagonisti del campionato, senza di loro non c'è lo spettacolo!

Lista delle licenze dei circuiti della FIA
Il sito del circuito:
https://www.projekt-spielberg.com/en/experiences-with-engine/tracks/the-red-bull-ring
Altre informazioni sul circuito:
https://it.wikipedia.org/wiki/Red_Bull_Ring



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