mercoledì 19 ottobre 2016

Lo Sport come la Vita


Domenica 16 ottobre è stata senza dubbio ricca di emozioni, anche contrastanti. Abbiamo visto Marc Márquez e Kenan Sofuoğlu conquistare il loro 5° titolo mondiale, rispettivamente in MotoGP e Supersport e Raffaele De Rosa conquistare il suo primo mondiale in Superstock 1000. Abbiamo anche visto cose inaspettate, come le cadute di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo o lo sfortunato episodio che non ha permesso a Leandro Mercado di lottare per il titolo con De Rosa. 
Proprio da quest'ultimo vogliamo iniziare. Il pilota argentino era arrivato a Jerez, ultimo GP della stagione per la Superstock 1000, come leader della classifica con 7 punti di vantaggio su De Rosa.  Durante il giro di allineamento la sua Ducati Panigale R si è fermata. Mercado ed il suo team non sono riusciti a portare la moto in tempo sulla griglia ed il pilota è stato costretto a guardare la gara dal box. 
Nel frattempo il suo rivale Raffaele De Rosa (Althea BMW Racing Team) conquistava i punti necessari per vincere il campionato, terminando la stagione con 115 punti contro i 111 del rivale dell’Aruba.it Racing – Junior Team. 
Il pilota spiega così l'accaduto: "è stato per un problema meccanico durante il giro di allineamento, la moto si è fermata, ho provato a farla partire di nuovo, a spingerla, ma non partiva. Abbiamo visto che stava perdendo carburante, così l’abbiamo dovuta tirare via dalla pista per ragioni di sicurezza ed è stato un momento davvero difficile per me, per la squadra, per i meccanici, perché abbiamo lavorato così duramente tutto l’anno e siamo stati davanti in quasi tutte le gare. Abbiamo lottato per la vittoria ogni settimana e poi tutto il nostro lavoro è stato vanificato in cinque minuti, è terribile”. 

Il pensiero di Mercado sulla sua pagina Facebook ed il commento di Rinaldi
Questo è sicuramente uno dei modi più brutti di perdere, senza poter lottare, come dichiara lo stesso Mercado sui social network: "oggi non trovo le parole per spiegare quello che sento, credo che sia stato il giorno più difficile e più duro di tutta la mia carriera sportiva. Io mi definisco un lottatore, uno che prende le cose di petto per quanto difficili possano essere e mi è toccato vivere e passare cose difficili però ho lottato, a volte ho perso altre ho vinto. Oggi sentire che tutto se ne va in questione di secondi; che se ne va un anno pieno di lavoro, di sacrificio, essere ad un passo dall'ottenerlo e non poter fare nulla né aver la possibilità di lottare, la verità è che è un colpo molto duro e forte. Però così è la vita, così è lo sport, molte volte ingiusto però sono sicuro che ci sarà la rivincita e le cose gireranno dalla mia parte. Semplicemente grazie a tutti voi per il gran appoggio, per me è un onore rappresentarvi!"
Nelle sue parole c'è l'essenza dello Sport e quanto a volte questo possa essere crudele. Lo Sport come la vita. Comprensibilissima la sua frustrazione per non aver potuto lottare, cosa difficile da accettare, ma bellissima la sua voglia di rivincita ed il ringraziamento a tutti coloro che gli sono vicini. Tra questi anche il suo compagno di squadra Michael Rinaldi che commenta così: "brutto perdere un titolo così, triste per tutta la squadra! Sei stato un ottimo compagno, forza!"
Di solito nel Motociclismo si dice che il compagno di squadra sia il tuo primo avversario, è il primo con cui ti confronti avendo la stessa moto, abbiamo visto anche compagni di squadra arrivare a mancarsi di rispetto se non peggio. In questo caso possiamo vedere un ottimo esempio di come dovrebbe essere. Certamente in molte situazioni, se due compagni sono in lotta per il titolo o ci sono troppi interessi di vario tipo in ballo, si vengono a creare situazioni spiacevoli, ma il rispetto ci dovrebbe essere sempre.
Tutto ciò non vuol togliere i meriti al nuovo Campione del Mondo Raffaele De Rosa. E' stata una stagione molto combattuta ed entrambi avrebbero meritato il titolo. Purtroppo non ci siamo potuti godere un bel duello tra i due contendenti nel finale, peccato...però onore al Campione del Mondo.
Troppo spesso si vede togliere dei meriti ai vincitori per episodi capitati agli avversari. Cosa sbagliatissima, tranne chiaramente nel caso in cui il vincitore sia responsabile di quanto accaduto al rivale. Non è questo il caso e la stessa cosa vale anche per gli altri titoli assegnati domenica.


Non è di certo colpa di Márquez se Rossi e Lorenzo sono caduti in gara, lui è stato bravo a rimanere in piedi ed a vincere la gara. Il titolo è meritatissimo, perché è stata una stagione difficile e, nonostante tutto, è arrivato a Motegi con 52 punti di vantaggio su Rossi e 66 su Lorenzo. In questi anni ha ottenuto risultati impensabili per un ragazzo di soli 23 anni e continuerà a migliorare con l'esperienza.
Anche Sofuoğlu non è minimamente responsabile della caduta di Krummenacher, il pilota turco è arrivato a Jerez con 42 punti di vantaggio ed ha già ampiamente dimostrato di essere il numero 1 che porta sulla carena. 
Quindi congratulazioni ai Campioni del Mondo ed onore ai rivali.
Complimenti anche a tutti i vincitori ed a coloro che sono saliti sul podio in questa domenica ricca di moto.

Superstock 1000
Raffaele De Rosa e l'Althea BMW Racing Team festeggiano il titolo
Maximilian Scheib festeggia la vittoria di gara
 Supersport

 Kenan Sofuoğlu ed il Kawasaki Puccetti Racing festeggiano il 5° titolo mondiale

Axel Bassani ed il San Carlo Team Italia festeggiano il titolo europeo
WorldSBK

Gara1: Chaz Davies, Tom Sykes, Jonathan Rea. Gara2: Davies, Rea, Sykes

Moto3
Enea Bastianini; Brad Binder; Hiroki Ono, che non avendo rispettato il regolamento è stato squalificato a favore di Nicolò Bulega
 Moto2
Thomas Luthi, Johann Zarco, Franco Morbidelli
MotoGP
Marc Márquez, Andrea Dovizioso, Maverick Viñales
Marc Márquez festeggia il 5° titolo

 

Nessun commento:

Posta un commento