sabato 4 giugno 2016

La fredda analisi

Montmeló Circuit
Quanto accaduto al Montmeló, venerdì 3 giugno 2016, ci ricorda una triste realtà, che troppi dimenticano: nel Motociclismo si può morire!
Senza fare inutili sviolinate o i soliti commenti che escono in questi casi, andiamo subito ad analizzare la dinamica dell'incidente, avvenuto a 24:39 minuti dalla fine delle FP2. E' uscito un video su quanto successo, che non posteremo per rispetto alla famiglia a cui vanno le nostre più sentite condoglianze.
Però vogliamo fare un'analisi che aiuti in qualche modo a capire l'accaduto. Il video non è molto nitido, però si può intuire quanto successo. Nelle immagini di una telecamera posizionata un po' distante, si vede la curva 12. Ad un certo punto c'è una caduta, che sembrerebbe una delle tante scivolate che si vedono spesso. Non si vede l'innesco della caduta, ma moto e pilota già in terra. Si può notare però come la traiettoria fosse larga. Sembrerebbe quindi che non sia stata impostata correttamente o che il pilota non sia riuscito ad impostarla. Senza ulteriori immagini non si può capire la dinamica, ma una motivazione plausibile potrebbe essere un guasto tecnico, che sia un problema ai freni, un blocco dell'acceleratore, probabilmente non lo sapremo mai. 
Un breve rettilineo porta a quella curva, quindi la velocità era elevata, la cosa che si può notare è la moto che scivola dritta e colpisce gli air fence, con il pilota subito dietro che va, purtroppo ad impattare sulla moto ferma.


La modifica del layout, si correrà nella zona verde

In queste ore si sta parlando molto della sicurezza, come sempre in questi casi e come sempre troppo tardi. La cosa che tutti hanno notato è l'assenza della classica ghiaia, di solito presente nelle vie di fuga, in quel punto. Ghiaia che troviamo poco più in là. Come si può vedere da queste immagini di una vecchia caduta di Niccolò Antonelli: https://www.facebook.com/paola.terribile/videos/vb.100000435912321/1243144239043428/?type=3&theater 
Fortunatamente Niccolò uscì illeso da quella scivolata. Però la dinamica non fu la stessa. Antonelli scivolò in un altro punto, a velocità inferiore e come dice anche lui nel video: "sono andato contro le pareti, per fortuna sono riuscito a proteggermi un po' con le mani, però è stato un punto diverso. Lì invece, cavolo, non c'è la ghiaia e la moto così sicuramente non si ferma, poi una Moto2 pesa tanto quando scivola e fa fatica a rallentare". 
A questo punto tutti si stanno chiedendo: "perché la ghiaia non c'era e la sua presenza avrebbe effettivamente salvato Salom?" 
Forse. Sarebbe cambiata un po' la dinamica, probabilmente la moto sarebbe rimbalzata ed anche il pilota o data la velocità la moto sarebbe andata a sbattere contro le barriere e il pilota magari avrebbe rallentato a sufficienza per evitare l'impatto. Purtroppo non lo sapremo mai!
Il motivo per cui la ghiaia non ci fosse potrebbe essere legato ai soccorsi. In quel punto si può notare la porta di accesso che permette ai marchall di entrare in pista. Quella zona di asfalto potrebbe essere dedicata all'ambulanza, all'elicottero o a mezzi di rimozione veicoli. Ipotesi. Però sarebbe stato meglio pensare prima ai piloti ed alla loro sicurezza in caso di caduta.
Il circuito con tutte le info
A proposito di sicurezza, questo è quel che ha deciso la Safety Commission a seguito dell'incidente: "A Montmelò cambio di layout per il sabato di qualifiche.
A seguito del fatale incidente accorso a Luis Salom, per il sabato di prove e di qualifiche la Commissione Sicurezza ha apportato delle modifiche al tracciato.
Come concordato con la famiglia di Luis Salom, con i piloti, i team e la Commissione Sicurezza, è stato deciso che il GP di Catalogna proseguirà.
Alla riunione di tale commissione, avvenuta venerdì dopo il tragico incidente al pilota spagnolo e presenziata da Marc Márquez, Andrea Iannone, Pol Espargaro, Jack Miller, Bradley Smith, Alvaro Bautista, Aleix Espargaro, Andrea Dovizioso, Tito Rabat e Cal Crutchlow, è stato deciso di modificare la configurazione del circuito di Montmeló e cambiare il disegno della pista come previsto dalla gara di F1.
Questo layout è stato testato 2 anni fa dalla MotoGP, la curva 12, quella dell’incidente che è costato la vita a Salom, da curvone veloce diventa quindi una esse. Il lay out avrà effetto dal sabato di qualifiche.
I piloti si troveranno ad affrontare un nuovo tipo di configurazione e per questo il tempo delle prime libere della mattina è stato ampliato a 55 minuti per la Moto3 e un’ora per le classi superiori.
La FP3 della classe leggera prederà il via alle 8.40 ora locale."


Si era già parlato di modifiche al tracciato negli scorsi anni ma, come spiegato da Franco Uncini: "i piloti non lo avevano ritenuto abbastanza eccitante ed interessante, ma ora hanno capito che è meglio per la loro sicurezza".

Modifica al layout
Cambiare nel corso del weekend il layout di un circuito ci sembra una scelta azzardata. Ricordiamo che i piloti guidano d'istinto ed hanno già dati raccolti gli scorsi anni nei vari circuiti, hanno già lavorato un giorno sul vecchio layout, regolando gli assetti della moto, l'elettronica. Modificare il layout nel giorno di qualifica, in cui si va al limite per cercare il miglior tempo sembra più una mossa dettata dalla, seppur comprensibile, paura dovuta a quanto successo. Comunque la decisione è la loro, noi possiamo solo sperare in bene. 

Il programma modificato
Fonti: http://www.motogp.com 
Intervista Uncini BTSport2Live
Video Paola Terribile

Nessun commento:

Posta un commento