Quest'anno tutti si stanno chiedendo: "cosa sta succedendo ad Jorge Lorenzo?"
Il Campione Yamaha è irriconoscibile! Fin dai test invernali non si è sentito a suo agio con la nuova M1, fino ad arrivare a chiedere di poter provare la Open (cosa non concessa da Yamaha).
Con quella moto il suo compagno di squadra Valentino Rossi, si trova invece più a suo agio. Nel Team Movistar Yamaha i ruoli si sono quindi invertiti.
Rossi quest'anno ha ritrovato un buon feeling con la M1 e con il team (in particolare con il nuovo Capo Tecnico Silvano Galbusera) ed ha anche cambiato il suo stile di guida, probabilmente consapevole che sarebbe stato necessario per adattarsi alla nuova moto.
Mentre dall'altra parte del box, l'impressione è che Lorenzo non riconosca più la sua moto e che la mancanza di feeling non gli permetta più di guidare come sa. Inoltre bisogna considerare che la sua condizione fisica non è ottimale. Durante l'inverno ha infatti subito 3 interventi (in periodi diversi): "per togliere una placca e alcune viti dalla clavicola, un dito della mano e la schiena. Questo mi ha ritardato la preparazione fisica". Il suo manager, Albert Valera, ha spiegato che: "tra un'operazione e l'altra ha mantenuto un programma di allenamento, però non poteva essere molto intenso ed uniforme. Dopo la terza operazione è stato costante e con un programma adeguato. Questo tre settimane prima del Qatar, a metà febbraio, al quale si è aggiunta la riabilitazione, gli eventi pubblicitari in Asia e i primi test di Sepang. La realtà è che, prima del primo GP, ha potuto allenarsi solo una quindicina di giorni e la previsione è che sarà ad un livello fisico ottimo in due o tre settimane. Secondo Marc Rovira, il suo preparatore fisico, Jorge potrà essere già al 100% nel GP di Catalunya".
Come se non bastasse, Marc Márquez, ha un feeling perfetto con la sua moto e con la sua squadra (che da quest'anno è composta da tutti i suoi uomini di fiducia) e domina sia in qualifica che in gara. Oltre ad essere sempre più amato anche fuori dalla pista.
Tutti questi fattori hanno portato il maiorchino a commettere gli, apparentemente inspiegabili, errori di questo inizio stagione. Purtroppo, per sua sfortuna, la situazione non è facilmente risolvibile.
Lorenzo vuole battere Márquez e per farlo ha bisogno, oltre ad una condizione fisica perfetta (che arriverà), di una moto all'altezza di quella del rivale, per poter gareggiare ad armi pari; cosa che attualmente la Yamaha non è. Questa è la cosa che, probabilmente, maggiormente lo innervosisce. Jorge, come tutti i Campioni, ha un pensiero fisso in testa: vincere! In questo momento, per un motivo o per l'altro, non può farlo e questa cosa, ovviamente, lo delude.
Mentre dall'altra parte del box, l'impressione è che Lorenzo non riconosca più la sua moto e che la mancanza di feeling non gli permetta più di guidare come sa. Inoltre bisogna considerare che la sua condizione fisica non è ottimale. Durante l'inverno ha infatti subito 3 interventi (in periodi diversi): "per togliere una placca e alcune viti dalla clavicola, un dito della mano e la schiena. Questo mi ha ritardato la preparazione fisica". Il suo manager, Albert Valera, ha spiegato che: "tra un'operazione e l'altra ha mantenuto un programma di allenamento, però non poteva essere molto intenso ed uniforme. Dopo la terza operazione è stato costante e con un programma adeguato. Questo tre settimane prima del Qatar, a metà febbraio, al quale si è aggiunta la riabilitazione, gli eventi pubblicitari in Asia e i primi test di Sepang. La realtà è che, prima del primo GP, ha potuto allenarsi solo una quindicina di giorni e la previsione è che sarà ad un livello fisico ottimo in due o tre settimane. Secondo Marc Rovira, il suo preparatore fisico, Jorge potrà essere già al 100% nel GP di Catalunya".
Come se non bastasse, Marc Márquez, ha un feeling perfetto con la sua moto e con la sua squadra (che da quest'anno è composta da tutti i suoi uomini di fiducia) e domina sia in qualifica che in gara. Oltre ad essere sempre più amato anche fuori dalla pista.
Tutti questi fattori hanno portato il maiorchino a commettere gli, apparentemente inspiegabili, errori di questo inizio stagione. Purtroppo, per sua sfortuna, la situazione non è facilmente risolvibile.
Lorenzo vuole battere Márquez e per farlo ha bisogno, oltre ad una condizione fisica perfetta (che arriverà), di una moto all'altezza di quella del rivale, per poter gareggiare ad armi pari; cosa che attualmente la Yamaha non è. Questa è la cosa che, probabilmente, maggiormente lo innervosisce. Jorge, come tutti i Campioni, ha un pensiero fisso in testa: vincere! In questo momento, per un motivo o per l'altro, non può farlo e questa cosa, ovviamente, lo delude.
In questo sport il pilota deve essere tutt'uno con la moto. Marc e la Honda sono perfettamente compatibili. Jorge e la Yamaha lo erano. Il motivo? Le modifiche apportate alla moto da Yamaha.
Per capire bisogna analizzare le differenze tra le due moto. Chi meglio di Andrea Dovizioso, che le ha guidate entrambe, può dircele: "c'è una grande differenza tra Honda e Yamaha. Hanno caratteristiche
molto diverse. I pregi
della Yamaha sono: frenata, inserimento e scorrevolezza a centro curva. Alla Honda si deve tagliare la linea e devi cercare di rialzare la
moto il più velocemente possibile. Questo è il modo migliore per andare
veloce con quella moto. Ma questo sistema non funziona con la Yamaha. Con la Yamaha è possibile ritardare molto la frenata ed essere molto
veloci a centro curva, quindi devo cambiare tutto. Devo cambiare il
modo di utilizzare il controllo di trazione, oltre alla gestione del
freno motore. La Yamaha è
una moto molto più morbida e dolce. Ho provato spesso a guidarla ed
impostarla come una Honda, ma alla fine c’è ben poco da fare. E’ vero che paghiamo in velocità massima,
ma siamo davanti nel guidato. Il vero handicap è forse l’accelerazione,
che sulle HRC è molto più immediata". L'intervista è chiaramente risalente al 2012, anno del passaggio di Dovi da Honda HRC a Yamaha Tech 3. Questa è invece parte dell'intervista a Valentino Rossi dopo il GP di Le Mans (2014): "stiamo lavorando per migliorare la Yamaha in frenata e in entrata di
curva. La Honda ha anche un'elettronica più evoluta della M1 e questo
permette loro di essere più efficaci in accelerazione, la loro RC213V
non “pattina” mai in uscita di curva. La nostra moto è già eccellente,
non è facile migliorarla, ma stiamo lavorando duro per riuscirci".
Da queste poche parole si potrebbe intuire che la Yamaha non sia più così perfetta, proprio su quelli che, fino a poco tempo fa, erano i suoi punti di forza, che coincidevano con quelli di Lorenzo (ad esempio la percorrenza in curva). Quindi potrebbe essere questo il motivo dei problemi tecnici di Jorge.
Yamaha sta cercando di adattare la sua moto alle nuove gomme, che sulla Honda sono più performanti, cosa ammessa dallo stesso Lorenzo: "ci sta costando più del previsto adattarci. Quest'anno la costruzione delle Bridgestone è un po' più dura sui fianchi e per noi, che abbiamo una percorrenza in curva molto buona, rappresenta un piccolo inconveniente. L'anno scorso abbiamo ottenuto un buon compromesso tra gli pneumatici e il telaio, però questa stagione è più difficile. Ad ogni modo, dobbiamo adattarci, perché sono gli pneumatici con i quali competeremo tutto l'anno".
Sulle differenze tra Honda e Yamaha, risponde: "è ovvio che i nostri rivali siano avanti ed ora stiano conducendo. Non so se la differenza reale sia tanta, però almeno i risultati non ci stanno favorendo, al di fuori degli errori che ho commesso nelle prime gare. Io confido che Yamaha porterà qualcosa di nuovo per migliorare, già che stanno lavorando duramente. Però il mondiale procede e al momento non stiamo rendendo al loro stesso livello. In ogni caso, sono sicuro che il nostro momento arriverà e torneremo a lottare per la vittoria".
Per quanto riguarda le modifiche di regolamento introdotte quest'anno, Jorge pensa che: "per quanto riguarda il motore, non abbiamo avuto maggiori problemi. Ne abbiamo 5 e sono congelati durante tutto l'anno, però né il consumo, né l'erogazione di potenza sta divenendo un ostacolo o una preoccupazione per noi. Credo che possiamo migliorare a livello di telaio e di elettronica. Però, in verità, i cambi di regolamento non ci hanno influenzato molto".
Questo week end si correrà al Mugello, pista in cui negli ultimi 3 anni ha dominato. Quindi ci auguriamo di rivedere il Lorenzo che conosciamo. Márquez invece, ha mostrato qualche difficoltà in più; però sicuramente andrà forte e lotterà per ottenere la sesta vittoria consecutiva (e la sesta pole consecutiva!). Per Rossi sarà invece il 300° GP in carriera e correndo in casa proverà a vincere. Poi c'è Pedrosa, che non va mai sottovalutato e magari qualche outsider. Insomma, le premesse per un'ottima gara ci sono. Speriamo di vedere un grande spettacolo in pista!
Fonti:
http://www.elconfidencial.com/deportes/motociclismo/2014-05-22/jorge-lorenzo-no-tira-la-toalla-estoy-seguro-de-que-nuestro-momento-llegara_134464/Da queste poche parole si potrebbe intuire che la Yamaha non sia più così perfetta, proprio su quelli che, fino a poco tempo fa, erano i suoi punti di forza, che coincidevano con quelli di Lorenzo (ad esempio la percorrenza in curva). Quindi potrebbe essere questo il motivo dei problemi tecnici di Jorge.
Yamaha sta cercando di adattare la sua moto alle nuove gomme, che sulla Honda sono più performanti, cosa ammessa dallo stesso Lorenzo: "ci sta costando più del previsto adattarci. Quest'anno la costruzione delle Bridgestone è un po' più dura sui fianchi e per noi, che abbiamo una percorrenza in curva molto buona, rappresenta un piccolo inconveniente. L'anno scorso abbiamo ottenuto un buon compromesso tra gli pneumatici e il telaio, però questa stagione è più difficile. Ad ogni modo, dobbiamo adattarci, perché sono gli pneumatici con i quali competeremo tutto l'anno".
Sulle differenze tra Honda e Yamaha, risponde: "è ovvio che i nostri rivali siano avanti ed ora stiano conducendo. Non so se la differenza reale sia tanta, però almeno i risultati non ci stanno favorendo, al di fuori degli errori che ho commesso nelle prime gare. Io confido che Yamaha porterà qualcosa di nuovo per migliorare, già che stanno lavorando duramente. Però il mondiale procede e al momento non stiamo rendendo al loro stesso livello. In ogni caso, sono sicuro che il nostro momento arriverà e torneremo a lottare per la vittoria".
Per quanto riguarda le modifiche di regolamento introdotte quest'anno, Jorge pensa che: "per quanto riguarda il motore, non abbiamo avuto maggiori problemi. Ne abbiamo 5 e sono congelati durante tutto l'anno, però né il consumo, né l'erogazione di potenza sta divenendo un ostacolo o una preoccupazione per noi. Credo che possiamo migliorare a livello di telaio e di elettronica. Però, in verità, i cambi di regolamento non ci hanno influenzato molto".
Questo week end si correrà al Mugello, pista in cui negli ultimi 3 anni ha dominato. Quindi ci auguriamo di rivedere il Lorenzo che conosciamo. Márquez invece, ha mostrato qualche difficoltà in più; però sicuramente andrà forte e lotterà per ottenere la sesta vittoria consecutiva (e la sesta pole consecutiva!). Per Rossi sarà invece il 300° GP in carriera e correndo in casa proverà a vincere. Poi c'è Pedrosa, che non va mai sottovalutato e magari qualche outsider. Insomma, le premesse per un'ottima gara ci sono. Speriamo di vedere un grande spettacolo in pista!
Fonti:
http://motor.as.com/motor/2014/05/18/motociclismo/1400435921_795676.html
http://www.motocuatro.com/index.php/news/noticias/7360-albert-valera-manager-de-jorge-lorenzo-no-hemos-recibido-ninguna-oferta-de-honda
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